Rete Rurale Nazionale Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Commissione Europea
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Rete Rurale Nazionale Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Commissione Europea
 
  • Cos'è la RRN
      1. Programma RRN 2014-2020
        1. Programma RRN approvato
        2. Piano biennale 2019-2020
        3. Piano biennale 2017-2018
        4. Piano biennale 2015-2016
        5. 5 domande e 5 risposte sulla Rete
      2. Schede progetto
      3. Comitato di sorveglianza
      4. Postazioni regionali
        1. Schede fabbisogni
        2. Report semestrali
        3. Report emergenza COVID-19
      5. Valutazione RRN
      6. Monitoraggio fisico
      7. Comunicazione
        1. Piano di comunicazione
          1. Comunicazione Feasr
        2. Campagne di comunicazione
        3. Comitato coordinamento comunicazione
          1. Riunioni CdC 2017
          2. Riunioni CdC 2018
        4. Eccellenze Rurali
        5. Rural4Learning
          1. Scheda progetto 2019-2020
          2. Pubblicazioni divulgative
          3. Gallery multimediale
          4. Iniziative 2017-2018
          5. Iniziative 2015-2016
      8. Glossario
  • Programmazione
      1. PAC post 2020
        1. Il percorso nazionale
        2. Il percorso UE
      2. Programmazione 2014-2020
        1. Accordo di Partenariato
        2. PSRN
        3. Regioni
        4. PSR 2014-2020
        5. Condizionalità ex ante
        6. Aiuti di Stato
        7. Costi semplificati
        8. Strumenti finanziari
        9. Monitoraggio e valutazione
        10. Indicatori di contesto
        11. Programmi altri Stati membri 2014-2020
  • Impresa
      1. Impresa 2014-2020
        1. Agricoltura Sociale
        2. Agricoltura biologica
        3. Agriturismo
        4. Baseline
        5. Benessere animale
        6. Giovani
        7. Produzione integrata
        8. Progetti integrati di filiera
  • Territorio
      1. Territorio 2014-2020
        1. PSR e enti locali
        2. Aree interne
          1. Aree interne e pastorizia
        3. Aree svantaggiate
          1. Delimitazione aree svantaggiate
        4. Banda ultralarga
          1. Agricoltura digitale
  • LEADER
      1. Leader 2014-2020
        1. La Rete Leader
        2. Il Leader in Italia
        3. Documenti
        4. Eventi e News
        5. Cooperazione Leader
  • Ambiente
      1. Ambiente 2014-2020
        1. Foreste
        2. Paesaggio rurale
        3. Suolo
        4. PAN fitofarmaci
        5. Clima
        6. Agrometeo
        7. Biodiversità
        8. Programma LIFE
        9. Risorse idriche
  • Innovazione
      1. Innovazione 2014-2020
  • Archivi
      1. Documenti
      2. Bandi 2007-2013
        1. Approccio leader - I bandi Leader dei GAL italiani
      3. Bandi PSR 2014-2020
        1. Quadro sinottico Bandi PSR 2014-2020
        2. Bandi PSR per Misura e sottomisura
        3. Bandi PSR per Mis.ra Sott.ra Op.ne Pac.to
      4. Normativa
      5. News e eventi
      6. RRN - 2007/2013
  • Servizi
      1. Area riservata
      2. Link utili
      3. Servizi informatici
      4. La redazione
      5. Servizi di Open Data
  • Paesaggio rurale
      1. Paesaggio rurale
        1. Osservatorio del paesaggio
        2. Registro nazionale
          1. Schede di preselezione
          2. Dossier in attesa di approvazione
          3. Elenco dei siti iscritti al registro
        3. Come iscrivere un paesaggio
        4. Workshop paesaggio rurale
        5. Mappe dei paesaggi rurali
  • RRN
      1. Programma RRN 2014-2020
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      1. PAC post 2020
        1. Il percorso nazionale
        2. Il percorso UE
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        5. Condizionalità ex ante
        6. Aiuti di Stato
        7. Costi semplificati
        8. Strumenti finanziari
        9. Monitoraggio e valutazione
        10. Indicatori di contesto
        11. Programmi altri Stati membri 2014-2020
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        1. Agricoltura Sociale
        2. Agricoltura biologica
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        4. Baseline
        5. Benessere animale
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        7. Produzione integrata
        8. Progetti integrati di filiera
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      1. Territorio 2014-2020
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          1. Delimitazione aree svantaggiate
        4. Banda ultralarga
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Aree Interne

Glossario ragionato sulla politica agricola e di sviluppo rurale - Aree Interne

 
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  1. Accordo di programma quadro (APQ)
  2. Aree di cintura
  3. Aree intermedie
  4. Aree interne
  5. Aree periferiche
  6. Aree ultra periferiche
  7. Comitato tecnico aree interne (CTAI)
  8. Federazione delle aree interne
  9. Poli
  10. Sistema associativo intercomunale
  11. Strategia nazionale per le aree interne (SNAI)
  12. Unione di comuni
 
 

Accordo di programma quadro (APQ) - L'accordo di programma quadro costituisce lo strumento attuativo dell'Intesa istituzionale di Programma nei settori d'intervento previsti dalla medesima. In particolare l'Accordo indica:

  • le attività e gli interventi da realizzare con i tempi e le modalità di attuazione;
  • i soggetti responsabili ed i relativi impegni;
  • le risorse finanziarie occorrenti a valere sugli stanziamenti pubblici o reperite tramite finanziamenti privati;
  • le procedure ed i soggetti responsabili per il monitoraggio e la verifica dei risultati.

L'Apq viene sottoscritto dai responsabili amministrativi delle strutture coinvolte e riporta in allegato le
schede degli interventi con l'indicazione puntuale delle caratteristiche dei progetti.
L'APQ è lo strumento attuativo della Strategia Nazionale Aree interne.
Fonte: Agriregionieuropa, Glossario Pac 

 
 

Aree di cintura - Nella definizione elaborata per la Strategia Nazionale Aree Interne sono quei comuni localizzati, sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza, a una distanza inferiore ai 20 minuti dal polo più prossimo. Appartengono alle aree di cintura 3.508 comuni per una popolazione di circa 22,2 milioni di abitanti.
Autore: Emilio Chiodo

 
 

Aree intermedie - Nella definizione elaborata per la Strategia Nazionale Aree Interne sono quei comuni localizzati, sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza, a una distanza compresa tra i 20 e i 40 minuti dal polo più prossimo. Appartengono alle aree intermedie 2.377 comuni con una popolazione di circa 8,95 milioni di abitanti e una superficie pari al 29,6% di quella nazionale. Le aree intermedie sono classificate come aree interne.
Autore: Emilio Chiodo

 
 

Aree interne - La Strategia Nazionale Aree Interne viene definita dall'Accordo di Partenariato con l'Italia 2014-2020, il documento predisposto dall'Italia e approvato dalla Commissione Europea che definisce strategie, metodi e priorità di spesa delle risorse cofinanziate dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) per il ciclo di programmazione 2014-2020. Vengono identificate come aree interne quelle significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza rispetto al polo (centro di offerta di servizi) più prossimo. Le aree interne sono a loro volta suddivise in aree intermedie, aree periferiche e aree ultra-periferiche, rappresentano il 53 per cento circa dei comuni italiani (4.261) cui fa capo il 23 per cento della popolazione italiana secondo l'ultimo censimento, pari a oltre 13,5 milioni di abitanti, residente in una porzione del territorio che supera il 60 per cento.
Autore: Emilio Chiodo
Fonte: Agenzia della Coesione 

 
 

Aree periferiche - Nella definizione elaborata per la Strategia Nazionale Aree Interne sono quei comuni localizzati, sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza, a una distanza compresa tra i 40 e i 75 minuti dal polo più prossimo. Appartengono alle aree periferiche 1.526 comuni con una popolazione di circa 3,7 milioni di abitanti e una superficie pari al 24,3% di quella nazionale. Le aree periferiche sono classificate come aree interne.
Autore: Emilio Chiodo

 
 

Aree ultra periferiche - Nella definizione elaborata per la Strategia Nazionale Aree Interne sono quei comuni localizzati, sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza, a una distanza superiore ai 75 minuti dal polo più prossimo. Appartengono alle aree periferiche 358 comuni con una popolazione di circa 917 mila di abitanti e una superficie pari al 7,2% di quella nazionale. Le aree periferiche sono classificate come aree interne.
Autore: Emilio Chiodo

 
 

Comitato tecnico aree interne (CTAI) - È l'organismo interministeriale, Istituito con Delibera CIPE  del 28 Gennaio 2015, cui è demandata la governance della Strategia Nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne del Paese. Ha  competenze  sui  processi  di  selezione delle aree, sulla definizione delle strategie d'area e sulla verifica del rispetto dei cronoprogrammi. Il Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI) inoltre supporta e coordina, dal punto di vista tecnico e metodologico, l'implementazione della Strategia Nazionale Aree Interne. Il CTAI è coordinato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è partecipato istituzionalmente con continuità da rappresentanti di: Agenzia per la Coesione Territoriale e dei Ministeri Mef, Miur, Mipaaft, Salute, Mlps, Mibact, Mit e per tematiche specifiche da rappresentanti di Mise, Interno e Dipartimento Affari regionali. Il Comitato è inoltre sostenuto, per le rispettive specifiche attività d'interesse, da rappresentanti di Enti e Soggetti tecnici: Crea, Anpal, Istat, Banca d'Italia, Isfort, Invalsi, Infratel e con la collaborazione attiva di Anci- Ifel, Upi e Uncem.
Autori: Mara Giua e Giulia Sonzogno

 
 

Federazione delle aree interne - La Federazione delle Aree Interne ha la finalità di valorizzare il "capitale di relazioni" fra le Aree e gli attori rilevanti protagonisti delle strategie, in modo da favorire processi di socializzazione e di scambio di pratiche. In particolare la Federazione intende favorire relazioni e scambio di esperienze tra i primi cittadini dei comuni impegnati nella Strategia nazionale aree interne e promuovere e facilitare il raggiungimento dei risultati della SNAI attraverso la condivisione di azioni innovative e il confronto su temi di interesse comune. La federazione ha le seguenti funzioni:

  • agevolare l'incontro tra le aree-progetto su temi specifici di interesse comune; 
  • favorire la circolazione delle informazioni sulle azioni innovative sperimentate;
  • rafforzare il riconoscimento a livello nazionale delle aree-progetto come luogo di sperimentazione di innovazioni, anche capaci di produrre i necessari adeguamenti legislativi;
  • sensibilizzare le Regioni e le Amministrazioni centrali a rendere i propri strumenti operativi più flessibili e rispondenti alla logica di territorial approach propria della Strategia Nazionale per le Aree Interne;
  • far crescere la riflessione comune sul tema dell'associazionismo;
  • supportare la comunicazione (soprattutto a livello locale) di quanto fatto e di quanto si farà con le Strategie di Area.

La governance della struttura è assicurata da un Comitato di coordinamento che ha il compito di organizzare e assicurare l'operatività della Federazione.
Autore: Daniela Storti
Fonte: Opencoesione;
Formez

 (4.67 MB)Relazione Annuale Sulla Strategia Nazionale Per Le Aree Interne (4.67 MB).
 
 

Poli - È definito polo un "centro di offerta di servizi", individuato come quel comune (polo comunale) o aggregato di comuni confinanti (polo intercomunale), in grado di offrire simultaneamente tutta l'offerta scolastica secondaria, almeno un ospedale sede di DEA di I livello e almeno una stazione ferroviaria di categoria Silver (qualità media). All'individuazione dei Poli fa seguito la classificazione dei restanti comuni in 4 fasce, sulla base di un indicatore di accessibilità calcolato in termini di minuti di percorrenza rispetto al polo più prossimo: aree di cintura; aree intermedie; aree periferiche e aree ultra periferiche. Le fasce sono calcolate usando i terzili della distribuzione della distanza in minuti dal polo prossimo, pari a circa 20 e 40 minuti. È stata poi inserita una terza fascia, oltre 75 minuti, pari al 95-esimo percentile, per individuare i territori ultra periferici. Sono classificati come poli 323 comuni per una popolazione pari a circa 23,7 milioni di abitanti.
Autore: Emilio Chiodo

 
 

Sistema associativo intercomunale - La Strategia Nazionale per le Aree Interne, oltre al processo di definizione delle Strategie d'Area, prevede nei territori interessati la costituzione di un sistema associativo intercomunale per assicurare una maggiore efficienza ed efficacia nell'erogazione di funzioni e servizi da parte dei comuni. La gestione in forma associata di funzioni e servizi, attraverso le forme previste dall'ordinamento: convenzione, unioni o fusioni, rappresenta un prerequisito ai fini dell'ammissibilità SNAI. I territori, nell'ambito della Strategia, sono supportati nei processi di associazionismo e costruzione di sistemi di gestione integrata dei servizi pubblici locali comunali, al fine di renderli coerenti con le caratteristiche e i bisogni territoriali, con il progetto "La strategia Nazionale Aree Interne e i nuovi assetti istituzionali", avviato nel 2016 grazie ad una collaborazione tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e FormezPA.
Autori: Mara Giua e Giulia Sonzogno

 
 

Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) - È una politica nazionale che opera per lo sviluppo delle aree interne del Paese, identificate per essere caratterizzate dalla presenza di piccoli Comuni lontani dai centri di offerta di servizi essenziali (scuola, sanità e mobilità) e per aver subito un processo di marginalizzazione e de-antropizzazione. Si tratta di una dimensione territoriale che rappresenta una parte prevalente del Paese che ha acquisito, nell'ambito della programmazione della politica regionale di coesione per il periodo 2014-2020, un ruolo strategico per lo sviluppo nazionale. La SNAI, la cui costituzione è stata avviata nel 2012 dall'allora Ministro per la Coesione con il supporto del Comitato Tecnico Aree Interne, è definita nell'ambito dell'Accordo di Partenariato ed è coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La Strategia opera dal 2014 in 72 aree selezionate per consentire nel lungo periodo l'inversione delle attuali dinamiche demografiche con un approccio territoriale e nuove modalità di governance multilivello attraverso interventi per adeguare la quantità e qualità dei servizi essenziali, finanziati con risorse nazionali (legge di stabilità 2014, 2015, 2016) e per promuovere progetti di sviluppo che valorizzino il patrimonio di queste aree per cui le Regioni destineranno i fondi comunitari (FESR, FSE, FEASR, FEAMP) 2014-2020.
Autori: Mara Giua e Giulia Sonzogno

 
 

Unione di comuni - L'Unione di Comuni, così come sancito dall'art. 32, comma 1 del D.Lgs. n. 267/2000 (TUEL), è l'ente locale costituito da due o più comuni finalizzato all'esercizio associato di funzioni e servizi. Ha potestà statutaria e regolamentare, quindi ha autonomia amministrativa, finanziaria e contabile (sono datati di proprio personale e lo statuto deve prevedere un presidente scelto tra i sindaci dei comuni interessati), che si traduce in piena libertà decisionale e gestionale. L'Unione può avere una durata definita o essere a tempo indeterminato.
Autore: Giulia Diglio
Fonte: Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali"

 

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Rete Rurale Nazionale
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Commissione Europea
Rete europea per lo sviluppo rurale
CREA
ISMEA
 

  1. La redazione
  2. Servizi di Open Data
  3. Newsletter
Ultima Modifica: 30/07/19 - 15:41
Progetto realizzato con il contributo FEASR (Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale) nell'ambito delle attività previste dal programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.