Ai sensi dell'Art. 69 del Regolamento (UE) 2021/2115, lo Sviluppo Rurale prevede la programmazione di 8 tipi di intervento:
pagamenti per impegni ambientali;
climatici e altri impegni in materia di gestione;
pagamenti per vincoli naturali o altri vincoli regionali specifici;
pagamenti per svantaggi regionali specifici a causa di determinati requisiti obbligatori;
investimenti;
insediamento giovani agricoltori e avvio di imprese rurali; strumenti di gestione del rischio;
cooperazione;
scambio di conoscenze e informazioni.
L'architettura dello Sviluppo Rurale rappresenta un'altra della novità di questa Programmazione.
Si configura, infatti, all'interno del Piano Strategico della PAC, con un approccio di tipo nazionale al cui interno sono contemplate elementi di tipo regionale (specificità regionali).
La Strategia, quindi, ha tenuto in considerazione i fabbisogni e le priorità, che in fase preparatoria, hanno espresso le singole Regioni italiane.
Un'analisi che ha portato a declinare quanto previsto dall'Art. 69 del Regolamento (UE) 2021/2115 in un totale di 76 interventi nazionali contenenti le diverse specificità di tipo regionale (ad eccezione dei 4 sulla gestione del rischio, a regia nazionale).
Ogni Regione, pertanto, attraverso un proprio Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale (CSR), attua a livello regionale la strategia sullo sviluppo rurale.
Il CSR, nel rispetto delle scelte indicate e contenute nella strategia nazionale, assume pertanto valore di "strategia regionale" dettagliando maggiormente le scelte fatte in relazione al proprio contesto territoriale e socio-economico.
Spesa pubblica totale
Fonte: elaborazioni su dati MASAF
Distribuzione in % degli interventi per lo Sviluppo Rurale in riferimento alla Spesa pubblica