Il dibattito sul futuro della Politica Agricola Comune, già iniziato nelle linee generali a fine 2008 con la Presidenza francese dell'UE e proseguito nel 2009 e 2010 con le successive Presidenze, entrerà in una fase di intenso dibattito quando a novembre la Commissione presenterà la relativa Comunicazione che, di fatto, aprirà una fase più approfondita di discussione.
La prossima riforma si colloca in un contesto differente rispetto alle precedenti ( Agenda 2000, Fishler e Helath Check), un contesto che si rivela delicato e difficile per l'intero comparto.
La recente crisi finanziaria e le problematiche legate al ben noto fenomeno della volatilità dei prezzi di mercato, l'aumento dei fattori produttivi che hanno pesantemente aggravato la situazione finanziaria delle aziende agricole europee ed una situazione di incertezza nei mercati internazionali per effetto di una crescente e più aggressiva politica commerciale da parte dei Paesi in via di sviluppo, contribuiscono ad uno scenario che si presenta a tinte fosche per i nostri agricoltori.
Peraltro, la prossima riforma seguirà un percorso strettamente connesso al negoziato sulle prospettive finanziarie dell'Unione, nel cui ambito saranno decisi gli stanziamenti da destinare alle singole rubriche, settore agricolo incluso.
Il documento predisposto dal MIPAAF edall'INEA contribuisce ad avviare una riflessione approfondita ed organica sulla politica agricola comune e sugli indirizzi futuri, esaminando in dettaglio tutti gli aspetti interconnessi alla politica agricola medesima : dallo scenario internazionale, al quadro comunitario ai precipui interessi in ambito nazionale.
Molto approfondita e ben strutturata è l'analisi del quadro finanziario della PAC che approfondisce in modo sistematico uno dei principali nodi della prossima riforma.