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Gruppo 2013. "La dieta europea. Evoluzione, valutazione e impatto della Pac"

È sempre più diffusa la preoccupazione che regimi alimentari meno sani contribuiscano alla crescita dei costi economici e sociali di molte malattie. Le politiche agricole sono sotto accusa, in quanto ritenute responsabili dell'aumento delle spese sanitarie derivanti dal maggior consumo alimentare determinato dai sussidi all'agricoltura.
Questo studio esamina criticamente la validità di tali affermazioni nell'Ue. Esso ripercorre l'evoluzione dei regimi alimentari degli Stati membri dell'Unione e li valuta rispetto alle raccomandazioni contenute nelle linee guida dietetiche promosse dall'Oms e dalla Fao. La valutazione si basa su un database che mette in relazione la disponibilità alimentare con la composizione degli alimenti.
I risultati di questa valutazione confermano il consumo eccessivo di
alimenti a elevato contenuto di grassi saturi, colesterolo e zucchero e la convergenza tra i regimi alimentari dei singoli Paesi europei.
Nella seconda parte, lo studio esamina gli strumenti e le conseguenze della politica agricola comune dell'Ue (Pac) sulla evoluzione delle diete.
Le conclusioni portano a respingere l'idea secondo cui le politiche agricole sono la principale causa del deterioramento della dieta europea: non vi è motivo di credere che sia stata la Pac a causare un aumento dei livelli generali di consumo alimentare e nemmeno che abbia promosso
il consumo di alimenti "poco sani". Al contrario, se la Pac ha avuto un impatto, questo è stato di ridurre i livelli generali di consumo, soprattutto degli alimenti ricchi di zucchero, grassi saturi e colesterolo. La Pac può, tuttavia, aver avuto delle ripercussioni più incisive e meno favorevoli sui Paesi extraeuropei.

 
 
 

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