Il bilancio del primo quadriennio di applicazione del programma nazionale di sostegno del vino (2009-2012) è decisamente positivo: il comparto vitivinicolo nazionale è stato in grado di impiegare sostanzialmente appieno (con un'incidenza media annua di oltre il 99%) le risorse comunitarie disponibili, progressivamente cresciute dai 238 milioni di euro del 2009 ai 341 milioni di euro del 2012.
Intanto i finanziamenti comunitari si sono progressivamente spostati verso le forme di intervento più direttamente finalizzate al rafforzamento della competitività. Sul totale speso con il programma, l'incidenza congiunta di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, investimenti e promozione del vino nei paesi terzi, che nei primi due anni era del 37-38 per cento, è salita al 51% nel 2011 per poi superare nel 2012 il 72%.
Alla vigilia di un nuovo periodo di programmazione, l'analisi della storia recente è anche l'occasione per fare il punto sulle potenzialità di sviluppo delle misure inserire nel programma, tenendone sempre presenti le implicazioni in termini di demarcazione con altri regimi di aiuto.