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La Convenzione UNESCO sul Patrimonio mondiale dell'umanità e i paesaggi rurali tradizionali. Un'analisi comparata

 Il procedimento di iscrizione di un sito nella Lista UNESCO dura almeno 2 anni ed è regolato dalle Operational Guidelines, che elencano, fra le altre cose, i dieci criteri di iscrizione di un Patrimonio Mondiale. Un percorso non facile, dalla fase di preselezione curata dalle Amministrazioni centrali competenti (in Italia principalmente il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed il Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali per le candidature rurali e vitivinicole) alla fase finale del pronunciamento sulle candidature da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale. Nel 1992 è stata creata una nuova categoria di siti definiti come "paesaggi culturali" (cultural landscape), al cui interno sono oggi inseriti i paesaggi rurali. Ogni Paese può candidare al massimo due siti l'anno, di cui uno culturale e uno naturale. Uno studio della Rete Rurale Nazionale fa luce su procedure ed attori interessati, e presenta una interessante comparazione tra i tre paesaggi vitivinicoli di Saint-Emilion in Francia, del Tokay in Ungheria, dell'Alto Duero in Portogallo e il paesaggio culturale italiano delle Cinque Terre.

 
 
 

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