Si può affermare che dai modi in cui un'epoca storica considera una foresta si svela qualcosa di fondamentale rispetto alla sua ideologia, alle sue istituzioni e alle sue leggi o anche alle sue tendenze culturali, poiché le foreste rappresentano una sorta di "specchio opaco" della civiltà che esiste in relazione ad esse.
L'indagine storica lo dimostra. Nel diritto romano l'ambito territoriale in cui veniva esercitata la giurisdizione civile comprendeva sia lo spazio urbano che le proprietà rurali dei patrizi, ma si arrestava davanti ai margini della foresta: il bosco, sinonimo di marginalità e di esclusione, era appunto locus neminis, cioè terra di nessuno, tanto da argomentarsi che il termine latino originario di bosco, nemus, derivi proprio da nemo, ovvero nessuno....