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GAL Titerno

 

Il Gruppo di Azione Locale

Il GAL, costituito come Consorzio nel 1997, si trasforma in Società Consortile a Responsabilità Limitata nel 2006 mantenendo le stesse finalità e gli stessi obiettivi per cui era stata costituito. Il GAL svolge, per il territorio di riferimento, il ruolo di Agenzia di Sviluppo Locale, fungendo da rete di supporto alle Piccole e Medie imprese esistenti, agli Enti pubblici territoriali, ai promotori di nuove imprese e ad altri attori locali, per stimolarne e affiancarne le iniziative di sviluppo, facilitarne l'accesso alle informazioni ed ai servizi avanzati. Ha gestito iniziative comunitarie come Leader II e Leader +.

Il territorio

cartina del gal

Regione Campania
Popolazione 46.326 ab.
Superficie 347,04 km2
Densità 133 ab./km2
Province interessate Benevento
Comuni Amorosi, Castelvenere, Cerreto Sannita, Cusano Mutri, Faicchio, Guardia Sanframondi, Pietraroja, Ponte, Pontelandolfo, Puglianello, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Salvatore Telesino, Telese Terme.

L'area di intervento del GAL è situata nel settore nord-occidentale della Provincia di Benevento e coincide con quella parte dell'Appennino Campano delimitato dal massiccio del Matese, i colli del Tammaro e la Valle Telesina. La superficie agricola utilizzata è pari al 53,30% della superficie territoriale complessiva dell'area, fatta eccezione per alcune aree di collina e di pianura il territorio non presenta elevati indici di urbanizzazione.

 
 

Specificità

● presenza di aree protette: Parco Regionale del Matese.

 

Il Piano di Sviluppo Locale

Il PSL si propone di aumentare la competitività del territorio, la distintività, la riconoscibilità, la qualità, rafforzando l'identità del Titerno.
Le principali linee di intervento sono:
● sostenere e promuovere azioni volte alla qualificazione di figure professionali specializzate nel settore agricolo, agroalimentare, artigianale, turistico e ambientale;
● promuovere forme di promozione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari tipici, tradizionali e a denominazione riconosciuta, sviluppando forme di filiera "corta" nonché attraverso accordi di fornitura con esercizi commerciali e/o la Grande Distribuzione Organizzata, sempre più attenta a dedicare spazi mirati alla vendita di tipicità locali.