GAL Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone
Indirizzo: Frazione Fe', 2
Città: Ceres (TO) cap: 10070
tel: 0123/521636 fax: 0123/521636
sito: www.gal-vallilanzocerondacasternone.it
email: info@gal-vallilanzocerondacasternone.it
contatto: Dr. Marino Poma (presidente GAL)
Il GAL, costituito nel 2002, è una Società consortile a responsabilità limitata, la base sociale è attualmente composta da 11 soci, portatori di interessi collettivi e privati, in rappresentanza delle principali componenti istituzionali, economiche e sociali del territorio. Il GAL ha gestito anche la Programmazione Leader+.
La struttura decisionale del GAL è così articolata: assemblea dei soci (3 pubblici e 8 privati); consiglio di amministrazione composto da 9 membri (3 per la componente pubblica e 6 per quella privata.
Regione Piemonte
Popolazione 39.883 ab.
Superficie 828,0 km2
Densità 48 ab./km2
Province interessate Torino
Comuni Ala di Stura, Balangero, Balme, Cafasse, Cantoira, Caprie, Ceres, Chialamberto, Coassolo Torinese, Corio, Germagnano, Givoletto, Groscavallo, La Cassa, Lanzo Torinese, Lemie, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Pessinetto, Rubiana, Traves, Usseglio, Val della Torre, Vallo Torinese, Varisella, Viù.
L'area di intervento del GAL, che include entro i propri confini la Comunità Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e i due comuni limitrofi di Caprie e Rubina, si estende dall'arco alpino occidentale fino alla zona pedemontana confinante con il Parco Regionale della Mandria, per un totale di 26 comuni e una popolazione complessiva di 39.883 abitanti.
Il PSL si propone di far conoscere i prodotti di eccellenza all'esterno dell'area GAL, "confezionando" il meglio di questi per portarli, attraverso azioni collettive, sui mercati.
Le principali linee di intervento sono:
● promuovere forme di integrazione tra i progetti e le attività delle forme collettivedi imprese già operanti nell'area GAL;
● diversificare e qualificare il sistema di accoglienza turistica.
Con la cooperazione interterritoriale si intendono sviluppare alleanze tra le associazioni di proprietari forestali (pubbliche, private o miste) e le imprese per la lavorazione di materiale boschivo. La strategia di cooperazione punta a sviluppare un comune modello efficiente e funzionale di integrazione sociale e valorizzazione territoriale teso a costruire filiere locali basate su specie legnose di rilevante diffusione e valore tecnologico, in particolare larice e castagno. Altro ambito di cooperazione perseguito riguarda la creazione e la messa in rete di agrinidi all'interno delle aziende agricole operanti nelle aree montane interessate dalla cooperazione.