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Aggiornamenti dalla Commissione europea

 
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Applicazione dell'approccio multi-fondo nello sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) dal punto di vista di LEADER: aggiornamenti dalla Commissione europea.

La Presidenza danese ha reso disponibili alcuni documenti che sono oggetto di una prima discussione il 30 maggio 2012 nel gruppo di lavoro sulla proposta di regolamento per lo sviluppo rurale 2014-2020:

1.    Proposta di testo di compromesso della Presidenza sull'art. 2 (definizioni);
2.    Fiche n. 22 - Monitoraggio e valutazione della politica di sviluppo rurale dell'UE: idee preliminari e possibili elementi di indicatori comuni;
3.    Fiche 23 - Selezione di possibilità per sostenere l'innovazione attraverso la politica di sviluppo rurale 10018/12;
4.    Fiche 24 - Strumenti di gestione del rischio nell'ambito del primo e secondo pilastro della CAP 10275/12;
5.    Tabelle esplicative sull'attuazione delle deleghe 18238/11;
6.    Fiche 25 Prodotti in ambito Allegato I e non-Allegato e loro supporto per il post FEASR 2013 10402/12;
7.    Fiche 26 - Applicazione dell'approccio multi-fondo nello sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) dal punto di vista di LEADER 10401/12;
 
In particolare, la fiche n. 26 "Applicazione dell'approccio multi-fondo nello sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD) dal punto di vista di LEADER", riguarda alcuni aspetti ancora piuttosto controversi della modalità di attuazione del CLLD nel prossimo ciclo di programmazione.
Per prima cosa agli Stati membri sarà chiesto di elaborare una specifica strategia riguardo al ruolo che essi desiderano attribuire al CLLD e il modo in cui prevedono di utilizzarlo tra i Fondi.
Gli Stati membri dovranno anche stabilire nel Contratto di partenariato un "approccio integrato allo sviluppo territoriale sostenuto attraverso i Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC)", che copra sia:
*  i meccanismi a livello nazionale e regionale che assicurano il coordinamento tra i Fondi del QSC e altri strumenti di finanziamento comunitari e nazionali e
*  le modalità per garantire un approccio integrato all'utilizzo dei fondi del QSC per lo sviluppo territoriale di aree urbane, rurali, delle zone costiere e della pesca e delle zone con particolari caratteristiche territoriali. 
 
Al fine di informare il loro approccio a queste due questioni, gli Stati membri / le regioni dovranno considerare i seguenti elementi di cui al QSC:
*  Le principali sfide che gli Stati membri intendono affrontare con CLLD;
*  La tipologia territoriale in cui il CLLD dovrebbe essere attuato ed il ruolo previsto per i vari fondi nei diversi tipi di territorio (rurale, urbano, ecc);
*  Il tipo di supporto preparatorio che sarà reso disponibile per gli attori locali.
 
Proprio a proposito di questo ultimo punto, il documento approfondisce alcuni elementi, specifici dell'approccio LEADER, già presenti nella proposta di Regolamento FEASR, articoli  43 e 44:
 
Supporto preparatorio
La creazione di partenariati e la preparazione di strategie di sviluppo locale sarà facilitata da una specifica attività di supporto preparatoria. Nell'ambito di LEADER due tipi di supporto sono previsti:
*  uno start-up kit LEADER (art. 43 (1) (a) della proposta di regolamento FEASR);
*  azioni di capacity building per i gruppi che si avviano presentare una strategia di sviluppo (art. 43 (1 ) (b) della proposta).
 
La start up kit consiste in azioni di capacity building e supporto a piccoli progetti pilota per i gruppi che non hanno operato nell'ambito di LEADER nell'attuale periodo di programmazione. Dovrebbe applicarsi in particolare nelle zone con forme di governance meno avanzate e sviluppate. Tali aree potrebbero necessitare di più tempo per conoscere e testare il metodo su scala ridotta. Gli Stati membri sono liberi di progettare sia le azioni di capacity building sia i piccoli progetti pilota nel modo che meglio si adatta alle esigenze dei territori / partnership interessate.
La start-up kit LEADER è uno strumento "phasing-in" che può coprire l'intero periodo di finanziamento. Per i partenariati che beneficiano del kit non è necessario presentare una strategia di sviluppo locale nel 2014-2020. Di conseguenza, non vi è alcuna possibilità di multi-finanziamento.
 
Le azioni di capacity building, formazione e networking di cui all'art. 43 (1) (b) sono aperte sia alle nuove aree, che non hanno operato nell'ambito di LEADER, sia ai GAL già esistenti. Questo sostegno ha lo scopo di assistere i partenariati alla preparazione di strategie di sviluppo locale, che, se selezionate, saranno attuate nel 2014-2020 ai sensi delle norme CLLD (Art. 31 (c) del CPR). Queste strategie possono anche essere finanziate con fondi diversi, secondo la strategia individuata dagli Stati membri e le scelte dei GAL. Le Autorità di Gestione responsabili dei fondi che supportano il CLLD dovrebbero coordinare le attività di capacity building, ricercare sinergie e utilizzare al meglio le risorse disponibili. Gli Stati membri potrebbero considerare la costruzione di un unico processo di capacity building comune a tutti i Fondi interessati.
 
Cooperazione
Sotto il CLLD i Fondi possono finanziare la preparazione e l'attuazione di attività di cooperazione di gruppi di azione locale. L'articolo 44 della proposta FEASR definisce specificamente la portata e le regole di cooperazione per i GAL LEADER. Come nel periodo attuale, il supporto sarà disponibile per l'attuazione di progetti interterritoriali e transnazionali. Questa attività sarà accompagnata da un supporto tecnico preparatorio, nel caso in cui il GAL dimostri che intende attuare un progetto concreto.
Una nuova funzione per il periodo successivo al 2013 è che i GAL rurali saranno in grado di cooperare non solo con i partenariati che attuano una strategia di sviluppo locale in una zona rurale, come nel periodo attuale, ma anche con partenariati provenienti da zone non rurali all'interno dell'UE, finanziati con altri fondi. Questa nuova opportunità potrebbe, ad esempio, favorire le sinergie in aree miste (urbano-rurale o rurale e la pesca). Oltre al vantaggio di scambio di esperienze e l'apprendimento reciproco, i GAL trarrebbero beneficio da sviluppare la cooperazione su temi importanti che sono meglio affrontati su una scala più grande.
 
Il documento, infine, chiarisce alcuni elementi sulle strategie di sviluppo locale  "multi-fondo".
 
Cosa é?
*  L'opzione "Fondo-guida" è uno strumento per semplificare la gestione delle strategie multi-fondo. Attraverso la designazione del "Fondo-guida", sarà possibile coprire i costi di gestione e di animazione (Art. 31 (d) CPR), nonché costi di networking relativi alla strategia di sviluppo locale, attraverso uno solo dei fondi.
*  Ai sensi dell'art. 28 (3) CPR, gli Stati membri / regioni possono designare un "Fondo-guida", che copra tutti i costi di gestione (costi di gestione, animazione e reti), se la decisione del comitato di selezione conferma l'applicazione di un GAL per un finanziamento multi-fondo (cfr. art 29 (1) (c) e (g);. Art. 28 (4) CPR).
*  L'uso di un "Fondo-guida" è facoltativo e non deve essere applicato in tutti i casi di strategia di sviluppo locale multi-fondo.
 
Chi decide sul "Fondo-guida" e quali dovrebbero essere i criteri per decidere?
*  Sulla base della decisione degli Stati membri / regioni riguardo alla modalità attraverso cui i diversi Fondi saranno geograficamente disponibili, i GAL, in sede di elaborazione delle loro strategie di sviluppo locale, dovrebbe essere in grado di esprimere la propria preferenza per quanto riguarda il "Fondo-guida". La scelta del "Fondo-guida" avrà implicazioni per il piano finanziario della loro strategia di sviluppo locale (art. 29 (1) (g) CPR).
*  E' il comitato di selezione congiunto delle strategie di sviluppo locale che prende la decisione formale sul "Fondo-guida": nel caso in cui uno Stato membro / regione vuole applicare l'opzione "Fondo-guida" e laddove la realizzazione di una strategia di sviluppo locale preveda anche l'uso di più di un Fondo, il comitato di selezione è tenuto a determinare il "Fondo-guida" al momento della selezione di ciascuna singola strategia di sviluppo locale (art. 28 (3) CPR). Il comitato di selezione è in questo caso un comitato di selezione congiunto in cui sono rappresentate tutte le Autorità di Gestione pertinenti.
*  La scelta del "Fondo-guida" probabilmente dipenderà dalle attività previste dalla strategia di sviluppo locale per la zona in questione. Potrebbe anche essere influenzato dallo stanziamento e dalla disponibilità di finanziamenti per il CLLD sui diversi Fondi nei rispettivi Stati membri/ regioni e dai diversi tassi di cofinanziamento previsti nei regolamenti.