Il gruppo di lavoro Giovani della Rete ha promosso lo sviluppo di una metodologia chiara e trasparente per l'identificazione, la raccolta e la diffusione delle buone prassi per le aziende agricole condotte da giovani agricoltori, allo scopo di ridurre il rischio di autoreferenzialità nel valutare e selezionare le pratiche.
 

La nuova metodologia è alla base anche del recente Concorso "Nuovi Fattori di successo", e si basa sul concetto che  l'obiettivo di un giovane agricoltore sia gestire un'impresa di successo, ove per impresa di successo si intende un'impresa che sia stabile, innovativa, che abbia un alto rendimento globale e che sia in grado di avere un certo impatto sul territorio in senso ampio, ad esempio aumentandone l'attrattività e/o creando partnership.
 

Quattro i passi fondamentali della metodologia: definire l'efficacia della pratica; individuare i fattori di successo alla base del raggiungimento di livelli di efficacia; determinare il ruolo delle politiche pubbliche rispetto al raggiungimento di questi livelli e infine valutare la sostenibilità e la trasferibilità della pratica.
 

Molti  gli elementi che "pesano" nel determinare se un caso aziendale possa definirsi buona prassi o meno: dalla performance economico-finanziaria alla tutela e  valorizzazione delle risorse umane impiegate; dalla performance ambientale al grado di innovazione tecnologica o commerciale. E ancora, rientrano nella valutazione criteri molto importanti quali il coinvolgimento pro-attivo degli attori a livello locale e la valorizzazione degli aspetti sociali dei prodotti o dei servizi.