La Task Force Leader della Rete Rurale Nazionale, in collaborazione con i GAL italiani, ha organizzato un ciclo di study visit nelle aree interessate dai Piani di Sviluppo Locale elaborati con il metodo Leader in questa fase di programmazione delle politiche di sviluppo Rurale. L'obiettivo, oltre a dare visibilità alle esperienze Leader in Italia, è di condividere approcci e visioni tra territori diversi. La terza study visit sarà in Sardegna. Il Gal Terre Shardana ha elaborato una strategia di dinamizzazione economica basata sulla valorizzazione del potenziale inespresso di identità, biodiversità e salubrità di una gamma di produzioni tipiche locali. A tale scopo è stato messo a punto un modello di azione che prevede la ricognizione sul territorio per individuare le tipicità agroalimentari non valorizzate, esaminare il potenziale di ciascuna di esse in termini di valore, risorse umane, livello organizzativo e di sviluppo e progettare percorsi di valorizzazione "su misura" combinando in modo adeguato iniziative di caratterizzazione (schede, panel ecc.), protezione (comunità del cibo, iscrizione elenco prodotti tradizionali ecc.) e promozione. Una attenzione particolare è stata data alle funzioni innovative di filiera corta: il marchio d'area, il centro di micro-distribuzione, il mercato Terre Shardana ed il progetto mense.
Il GAL Terre Shardana è una società consortile a responsabilità limitata ed è espressione del partenariato rappresentativo degli operatori, pubblici e privati, dei diversi settori economici e sociali che operano nel territorio del Montiferru, Sinis, Guilcier, Barigadu, Planargia e Campidano di Oristano: è dunque espressione di un territorio composto da 65 enti pubblici locali e territoriali di cui ben 54 Comuni e 390 soggetti privati che comprendono singoli imprenditori, imprese artigiane, consorzi di produttori, associazioni di categoria e associazioni culturali. Il GAL ha promosso il territorio attraverso i prodotti agroalimentari d'eccellenza. In particolare due prodotti di eccellenza: il Casizolu, un tipo di formaggio ed il Bue rosso una qualità di carne. I due prodotti sono poi diventati presidio slow food (tra i primi in italia). Nel 1997, parallelamente, è stato realizzato anche uno dei primi alberghi diffusi d'italia. Una volta data consolidata la filiera dei prodotti tradizionali, la sfida del GAL Terre Shardana si è spostata sul terreno del ripopolamento del territorio. Questa esperienza può essere considerata una buona pratica per lo sviluppo delle zone rurali perché:
·      risponde a requisiti di "efficacia", "sostenibilità" e "trasferibilità";
·      contribuisce in maniera significativa al conseguimento degli obiettivi prefissati nell'ambito del PSL;
·      è innovativa;
·      coinvolge un ampio numero di attori e/o settori di attività  a livello locale;
Pur essendo aperte a tutti gli interessati, le study visit prevedono al massimo 15 partecipanti. La Task Force Leader utilizzerà un criterio di selezione che privilegerà il numero di GAL aderenti.