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Ridurre la perdita di biodiversità: strumenti e azioni nei PSR 2007-2013

La programmazione Regionale nell'ambito dello Sviluppo rurale 2007-2013 prevede, all'interno della misura 214 Pagamenti Agroambientali, specifiche azioni per la conservazione della biodiversità animale e vegetale.
Le più importanti iniziative a livello regionale sul tema della tutela della biodiversità agraria vegetale e animale sono state sostenute e attuate attraverso il Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006 e attualmente attraverso la programmazione 2007-2013.
 
La scorsa programmazione, per quanto riguarda la biodiversità vegetale, prevedeva aiuti per quegli agricoltori che assumevano un impegno quinquennale per coltivare in azienda varietà locali iscritte nell'elenco del PSR regionale.
 
Le azioni per la tutela della biodiversità animale rientravano nelle misure agroambientali e in modo particolare riguardavano l'allevamento di razze locali a rischio di estinzione, con il finanziamento del mantenimento, in cambio di un impegno quinquennale da parte dell'allevatore, dei capi elencati, appartenenti alle varie razze a rischio di estinzione.

La programmazione Regionale nell'ambito dello Sviluppo rurale 2007-2013 prevede, all'interno della misura 214 "Pagamenti Agroambientali", specifiche azioni per la conservazione della biodiversità animale e vegetale.
Tra queste:

Allevamento di razze animali locali in via di estinzione. L'azione prevede aiuti a favore: 

 
  • degli allevatori che si impegnano "in situ" ad allevare in purezza i capi per il numero di UBA per il quale è stato riconosciuto l'aiuto e attuare, se richiesto, un programma di accoppiamento per il miglioramento genetico dell'allevamento. Le specie animali dovranno essere allevate per il quinquennio di impegno e dovrà essere mantenuta una consistenza minima dell'allevamento, con riferimento agli animali minacciati; oltre che iscrivere i nuovi nati al corrispondente Libro Genealogico o Registro Anagrafico.
  • degli Enti e gli Istituti di sperimentazione e ricerca pubblici e privati sulla base di indicazioni operative e di linee di intervento definite dalla regione per le attività di realizzazione di banche dei materiali riproduttivi; definizione di idonee strategie di salvaguardia delle popolazioni a maggiore rischio di estinzione; individuazione delle più idonee tecniche di allevamento dei TGA; altre azioni mirate, concertate e di accompagnamento all'identificazione, conservazione e tutela del patrimonio genetico zootecnico autoctono.

 
Coltivazione di varietà locali autoctone in via di estinzione. L'azione prevede aiuti a favore:

  • degli imprenditori che si impegnano "in situ" a coltivare e conservare gli ecotipi locali elencati nel Psr o a moltiplicare le varietà locali secondo un apposito disciplinare;
  • degli Enti ed Istituti di ricerca, pubblici e privati, per attività di conservazione "in situ" ed "ex situ" di materiale genetico.

 
Le Regioni e Province Autonome dotate di una legge in materia di tutela delle biodiversità agraria che hanno attivato il relativo registro o repertorio regionale nel proprio Psr, fanno esplicito riferimento ad esso per indicare le razze e le varietà locali oggetto di intervento. Inoltre alcune Regioni e Province Autonome (Marche, Toscana, Lazio, Liguria) hanno previsto di utilizzare il finanziamento PSR 2007-2013 per attivare le molteplici azioni previste dalla propria legge regionale (caratterizzazione, coltivatori custodi, banche del germoplasma, ecc.).

 

Contributo dello sviluppo rurale a favore della biodiversità: PSR 2000-2006 e 2007-2013

Nel periodo 2000-2006, in Italia le politiche di sviluppo rurale sono state attuate attraverso 50 diversi programmi operativi, riconducibili a tre forme di intervento: 21 Piani di sviluppo rurale (Psr), 7 Programmi operativi regionali (Por), per le sole Regioni appartenenti all'Obiettivo 1, 21 Programmi Leader+ ed un Programma relativo alla Rete Leader+.
 
Attraverso i Psr, i Por e i Leader+, nel periodo 2000-2006 sono stati erogati quasi 13 miliardi di euro di cui oltre 9 miliardi attraverso i Psr, poco più di 3.miliardi attraverso i Por e circa 490 milioni di euro attraverso i Leader. Un terzo circa di questi fondi, quasi 4 miliardi, sono stati destinati al sostegno delle misure a basso impatto ambientale, a salvaguardia della biodiversità e del paesaggio (agroambiente), 628,1 milioni di euro (4,9%) al sostegno delle indennità compensative in favore delle aree svantaggiate, 572,8 milioni di euro (4,5%) ad interventi in favore sella silvicoltura naturalistica o protezionistica, 460, 6 milioni di euro (3,6%) ad interventi di gestione sostenibile delle risorse idriche e 92,1 milioni di euro, (0,7%), al sostegno di interventi volti in maniera specifica alla tutela ambientale.
 
Nella programmazione 2007-2013, il Piano Strategico Nazionale (PSN) individua in modo chiaro gli ambiti di intervento considerati più significativi per la strategia nazionale assegnando oltre il 40% delle risorse disponibili a interventi direttamente riconducibili al settore ambientale, al cui interno la protezione della biodiversità del quale assume un'importanza fondamentale. A tale finalità, saranno infatti destinati più di 7 miliardi di euro in termini di risorse pubbliche, rispetto ai 16,7 miliardi di euro complessivamente disponibili.

Nell'ambito dello Sviluppo Rurale, a seguito dell'emanazione del Reg. CE 2005/1698, art. 39, comma 5, e del Reg. CE 2006/1974, art. 28, le Regioni e le Province Autonome si sono attivate per la protezione delle razze e delle varietà locali a rischio di estinzione.
Nella Misura 214 dei Piani di sviluppo rurale (PSR) denominata "Pagamenti Agroambientali" sono previste specifiche azioni per la conservazione della biodiversità animale e vegetale. 19 tra Regioni e Province autonome hanno previsto all'interno di questa misura almeno un intervento per la salvaguardia del patrimonio di razze animali e varietà vegetali autoctone minacciate di abbandono e di erosione genetica.
 
Il sostegno per la conservazione delle risorse genetiche in agricoltura è stato inserito in 13 PSR. L'azione relativa all'allevamento di razze animali locali originarie della zona e minacciate di abbandono è stata inserita da 17 Regioni (80%).