La coesione territoriale è stata oggetto di ampia discussione nel corso della "Conferenza sulla coesione territoriale e sul futuro delle politiche di coesione" svoltasi a Parigi lo scorso 30 e 31 ottobre. La Conferenza, organizzata nell'ambito del semestre di presidenza francese dell'UE dal Ministero dell'ecologia, dell'energia e dello sviluppo sostenibile in partenariato con il Comitato delle Regioni e l'Associazione delle Regioni di Francia, ha rappresentato una occasione di riflessione e scambio che ha seguito l'uscita del Libro verde della Commissione sulla politica della Coesione.
La Coesione economica e sociale, definita dagli Stati membri nell'Atto Unico del 1986, è volta a "ridurre le disparità tra le regioni e il ritardo delle regioni svantaggiate"; il nuovo Trattato europeo ne aggiunge una nuova dimensione, quella territoriale. Oggi la politica di coesione, infatti, si può definire come una politica complementare in grado di aggiungere l'aspetto territoriale a ciascuna politica settoriale dai trasporti alla ricerca, dalla politica per le PMI a quella dell'Energia, alla PAC.
Le implicazioni di questa politica sono diverse e complesse. Le tematiche affrontate nel corso della Conferenza, infatti - sia in plenaria che nell'ambito delle sessioni parallele -, hanno interessato i processi di governance territoriale (nell'accezione di governance istituzionale e di governance di partenariato), la cooperazione, nelle sue varie forme, come strumento capace di superare le divisioni, le reti di scambio di buone pratiche come elemento per amplificare e diffondere modelli di coesione, l'approccio integrato come chiave di intervento per uno sviluppo sostenibile del territorio europeo.
La Conferenza, come anche il Libro Verde, si è posta come principale obiettivo quello di aprire un dibattito finalizzato al raggiungimento di una comprensione migliore e condivisa della coesione territoriale e delle sue implicazioni a livello di definizione delle politiche di sviluppo.
L'espressione "politica di coesione" si riferisce infatti ad un quadro di solidarietà a livello europeo che vede il finanziamento di migliaia di progetti sostenuti da FSE, FEASR, FESR e dal Fondo di Coesione ma non ha ancora una propria definizione specifica. Per tale ragione la Commissione ha avviato una forma di consultazione molto allargata, una fase interlocutoria che deve portare alla definizione della politica di coesione nelle sue tre declinazioni - economica, sociale territoriale -, all'individuazione dei suoi obiettivi specifici, dei target di intervento, dei rapporti e della complementarità con le altre politiche in un'ottica di integrazione: la politica di coesione, infatti, non può essere considerata una politica specifica e separata dalle altre, ma deve compenetrare le politiche regionali e settoriali promosse a livello europeo. Danuta Hűbner, Commissario Europeo alla politica regionale, nella sua partecipazione alla Tavola Rotonda ha richiamato la necessità di tenere acceso il dibattito e invitato gli Stati membri a contribuire, attraverso indicazioni e proposizioni al dibattito i cui risultati saranno presentati nel corso del 2009.