La necessità di accelerare il processo di innovazione in agricoltura ha conseguenze per il modo in cui i Sistemi della Conoscenza e dell'Innovazione in Agricoltura (Agricultural Knowledge and Innovation Systems,AKIS) sono organizzati. Sebbene questi sistemi siano molto diversi tra paesi, regioni e settori, essi sono chiamati ad affrontare sfide comuni, quali la necessità di aumentare la produttività, la sostenibilità in agricoltura e la produzione di beni alimentari. L'interazione tra i diversi attori di cui si compone il sistema AKIS - dunque la ricerca, l'istruzione, i servizi di sviluppo e divulgazione, gli utilizzatori finali della conoscenza -, necessita di essere migliorata e potenziata. I sistemi AKIS stanno evolvendo, ma non vi è alcuna garanzia che siano pronti ad affrontare le sfide poste dalla bio-economia. Questa è la principale conclusione di un rapporto realizzato da funzionari di 37 paesi dello Spazio Europeo della Ricerca e in cui sono raccolte le esperienze di diversi paesi e regioni. Il rapporto sarà presentato e discusso in occasione di una conferenza che si terrà il 5 marzo 2012 a Bruxelles.
Le diverse componenti dell'AKIS, quali l'istruzione, la divulgazione e la ricerca, si trovano ad affrontare problematiche diverse. Sono inoltre disciplinate con incentivi diversi, il che può costituire un impedimento alla sinergia e alla cooperazione all'interno del sistema stesso. La ricerca applicata è spesso valutata sulla base della produzione scientifica, molto meno sulla rilevanza pratica. L'approccio di rete e la cooperazione tra la ricerca, la divulgazione e la "pratica" (gli agricoltori) sono fondamentali e dovrebbero essere stimolati. L'Agenda settingda parte degli agricoltori e delle imprese alimentari diviene importante ancor più di una maggiore divulgazione della ricerca.