1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu di sezione
Rete Rurale Nazionale
 
Home Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ENRD

Contenuto della pagina

Fasce tampone (BCAA 1)

Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d'acqua.

 

A chi si applica

La Norma si applica alle aziende con terreni limitrofi ai corsi d'acqua, intesi come fiumi, torrenti o canali. Sono esclusi dagli impegni gli elementi quali: scoline e fossi collettori, adduttori d'acqua per l'irrigazione, pensili, corpi idrici arginati.

 

Impegni a carico dell'azienda

a) Divieto di fertilizzazione.

  • Per tutte le superfici, è vietato applicare fertilizzanti di qualsiasi natura (inorganici o effluenti zootecnici) sulla "fascia tampone", salvo i casi previsti dai provvedimenti delle Regioni o Province autonome. Le deiezioni di animali al pascolo o bradi non costituiscono violazione del presente impegno.

b) Costituzione e mantenimento di una "fascia inerbita":

  • L'agricoltore è tenuto a costituire una fascia inerbita in corrispondenza dei corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, qualora essa non sia naturalmente presente. L'ampiezza della fascia inerbita va dai tre ai cinque metri. I corpi idrici soggetti al presente vincolo sono quelli individuati ai sensi del D.Lgs. 152/2006, i cui aspetti metodologici di dettaglio sono definiti nel D.M. del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) n. 131/2008 e nel D.M. del MATTM 8 novembre 2010, n. 260.

Glossario

"Fascia tampone": striscia di terreno limitrofa al corso d'acqua su cui si applicano i divieti di fertilizzazione.

"Fascia inerbita": striscia di terreno limitrofa ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, che deve essere stabilmente coperta da vegetazione spontanea o seminata con specie arbustive o arboree.

"Scoline e fossi collettori": fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell'acqua in eccesso ed altre strutture idrauliche artificiali, prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente. 

"Adduttori d'acqua per l'irrigazione": rappresentati dai copri idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati.

"Pensili": copri idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato. 

"Corpi idrici arginati": ovvero provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato e che determinano una barriera tra il campo e l'acqua.

 

Esclusioni o deroghe

La deroga agli impegni sopra elencati è ammessa nei seguenti casi:

  • risaie;
  • corsi d'acqua temporanei caratterizzati "effimeri" (con acqua in alveo per meno di 8 mesi all'anno) ed "episodici" (con acqua in alveo solo in seguito ad eventi di precipitazione particolarmente intensi, anche meno di una volta ogni 5 anni) indicati dalle Regioni e Province autonome nelle relative norme di recepimento.

La deroga alla costituzione e mantenimento di una fascia inerbita (impegno b) è ammessa nei seguenti casi:

  • particelle agricole ricadenti in "aree montane";
  • terreni stabilmente inerbiti per l'intero anno solare;
  • oliveti;
  • prato permanente.
 

Criticità

Le principali criticità relative alla BCAA 1 sono:

  • assenza o ampiezza insufficiente della fascia inerbita in corrispondenza di seminativi, soprattutto nelle aree golenali dei fiumi (la coltivazione prosegue fino al bordo del fiume);
  • presenza di cumuli temporanei di letame posti troppo vicino ai corsi d'acqua, con possibilità di trasporto dell'effluente in acqua tramite ruscellamento superficiale delle acque meteoriche.

Intervento delle Regioni o Province autonome

Le Regioni e le Province autonome stabiliscono con propri provvedimenti quanto segue:

  • per l'impegno a) individuano e definiscono i corsi d'acqua ai quali si applica l'impegno, coerentemente con quanto disposto dai relativi programmi d'azione o, in assenza di questi, dal piano regionale di tutela delle acque;
  • per l'impegno b) l'ampiezza della fascia inerbita può variare in funzione dello stato ecologico, ovvero chimico, associato ai copri idrici superficiali monitorati di torrenti, fiumi o canali, definito nell'ambito del Piano di gestione del distretto idrografico di appartenenza comunicato dall'autorità competente al sistema Water Information System of Europe (WISE).

In assenza dei provvedimenti delle Regioni e delle Province autonome si applicano, a livello di azienda agricola, gli impegni sopra indicati.