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Nasce l'Orto Botanico del Parco a San Colombo di Barisciano

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Gal Arca Abruzzo

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in collaborazione con il Gal Arca Abruzzo, inaugurerā il giorno 27 giugno alle ore 11.00 il suggestivo Orto Botanico del Parco a San Colombo di Barisciano.
Con 2364 piante censite, delle quali 139 endemiche italiane, 73 protette da convenzioni internazionali, 67 da Leggi Regionali, 59 orchidee spontanee, 2 piante carnivore, il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga č l'area protetta europea con la maggiore biodiversitā vegetale.
L'idea dell'Orto botanico vuole proprio sottolineare tale primato e vuole dotare il territorio abruzzese di un altro significativo punto di attrazione culturale e turistica. Inoltre l'Orto contempla anche una precisa funzione didattico - educativa finalizzata alla scoperta e all'approfondimento degli aspetti ambientali, storici e culturali legati alla botanica ed alla vegetazione.

L'Orto si compone di un Giardino delle piante officinali, strutturato come un giardino all'italiana, in cui č possibile entrare in un Orto murato in cui č stata riprodotta la tipologia dell'Hortus conclusus, tipica degli antichi edifici conventuali come San Colombo, e del cosiddetto Giardino del Piccolo Parco, in cui sono riprodotti gli ambienti e i relativi tipi di vegetazione dell'area protetta. Il percorso č completato dal breve ed antico sentiero Nella Selva dei Frati.


L'Orto completa il processo di creazione di un centro d'eccellenza per la raccolta e la catalogazione della flora autoctona e alloctona dell'Appennino e la conservazione della biodiversitā delle specie rare, naturali ed agronomiche, avviato dall'Ente attraverso l'istituzione del Centro Floristico, gestito dal Parco in collaborazione con l'Universitā degli studi di Camerino. Il Centro Floristico č provvisto di un erbaio con 45.000 campioni, di una ricca biblioteca e di un data base esaustivo delle presenze floristiche regionali e del Parco.
Ad esso č annesso il Museo del Fiore.

ĢIl progetto dell'Orto Botanico - ha dichiarato il Commissario Straordinario Arturo Diaconale - costituisce per l'Ente un elemento cardine per lo sviluppo turistico del versante aquilano del Parco oltre che dell'intera area protetta, soprattutto oggi, nel dopo terremoto, fase in cui questo territorio ha bisogno di poter continuare ad attrarre visitatori per rinsaldare il proprio tessuto economico e socialeģ.