Le attività connesse alla filiera del legno (dalla produzione, alla trasformazione industriale in prodotti semilavorati e finiti, fino alla commercializzazione - mobili, impieghi strutturali, carta, cartone, pasta di cellulosa e legno per fini energetici), coinvolgono circa 120.000 imprese, per oltre 650.000 unità lavorative. La filiera produttiva nazionale risulta però dipendente dall'estero nell'approvvigionamento della materia prima e più di 2/3 del suo fabbisogno viene coperto dalle importazioni. Nonostante più di un terzo della superficie nazionale sia ricoperta da boschi, all'aumento della provvigione legnosa degli ultimi decenni non si è assistito a un adeguato incremento della gestione, delle utilizzazioni e degli investimenti produttivi. Il prelievo legnoso rimane disomogeneo, episodico e in alcuni casi distante dai centri di trasformazione industriale. Inoltre, la mancanza di omogeneità quantitativa e qualitativa non riesce a soddisfare le richieste del mercato che, nel corso degli ultimi 50 anni, è profondamente cambiato orientandosi verso una domanda costante di assortimenti pregiati.
In questo scenario la gestione forestale e le filiere produttive che contributo possono dare alla tutela e valorizzazione sostenibile dei boschi italiani?