Cork 2.0, disponibile online il factsheet UE sullo Sviluppo Rurale 2014-2020 nell'ambito di Cork 2.0
Cork 2.0, è un'opportunità di discussione e dialogo sulle sfide future delle aziende agricole e delle aree rurali, vent'anni dopo la conferenza di Cork del novembre del 1996, che nel documento "A living countryside", ha indicato le strategie per uno sviluppo integrato e condiviso delle aree rurali.
La Commissione europea, tramite il diretto interessamento del Commissario dell'agricoltura e dello sviluppo rurale Phil Hogan, si è fatta promotrice di un nuovo importante evento, la conferenza europea sullo sviluppo rurale "Cork 2.0", nella stessa città.
La dichiarazione finale "A better Life in Rural areas", è espressione del lavoro svolto da circa 300 partecipanti, venuti da tutti i paesi dell'Unione Europea ed appartenenti ai diversi ambiti interessati dalle politiche di sviluppo rurale: rappresentanti degli agricoltori; associazioni ambientaliste; imprenditori; mondo della ricerca; rappresentanti delle amministrazioni comunitarie, nazionali, regionali e locali.
I lavori della conferenza sono stati organizzati in quattro sessioni parallele (occupazione, crescita e investimento nelle filiere agroalimentari; ambiente, clima ed acqua; innovazione; vitalità delle aree rurali) che hanno trovato la sintesi nella dichiarazione finale, articolata in dieci punti programmatici che abbracciano tutte le politiche di sviluppo rurale.
Nelle conclusioni del documento, i partecipanti si impegnano a promuovere consapevolezza sul potenziale delle aree rurali anche in termini di risorse; investire sull'identità delle comunità rurali, a rendere le politiche sempre più condivise, flessibili e orientate verso risultati concreti ("result-oriented"), e ad occuparsi di questioni chiave, come l'occupazione, la crescita economica e le prospettive di sviluppo, nonché il benessere socio-economico e la qualità dell'ambiente e delle condizioni di vita nelle aree rurali.
La dichiarazione contiene l'invito agli Stati Membri (policy makers) a sostenere queste linee strategiche, incorporandole nella futura politica di sviluppo rurale.