Un anno dopo la Conferenza di Bilbao, la Presidenza della Rete delle Regioni europee OGM-free ha deciso di dare il compito alla Regione Marche di organizzare la VII Conferenza.
Durante tutto questo anno, le attività della rete sono state al centro di una serie di importanti eventi. Come, ad esempio, la firma dell'Accordo con Slowfood International ad ottobre 2008 in occasione del Salone del Gusto di Torino; è stata inoltre confermata la previsione della moratoria francese sulla coltivazione del mais geneticamente modificato.
Queste azioni sono pienamente coerenti con i principi che hanno ispirato la creazione della Rete delle Regioni europee OGM-free; vale a dire, l'impegno a garantire l'assenza di contaminazione genetica delle colture e l'impegno a garantire alle regioni la libertà di scelta. La VII Conferenza di Urbino affronterà due temi fondamentali al fine di proporre le azioni future, in particolare, la trasparenza nelle procedure di autorizzazione degli OGM nonché gli accordi volontari per la creazione di aree OGM-free, nel quadro della normativa sulla coesistenza. Tutto ciò è coerente con il modello di agricoltura scelto dalle regioni aderenti alla Rete, basato sulla qualità e finalizzato a preservare le filiere produttive, evitando inutili contenziosi giuridici nonché spese amministrative incontrollate. La Rete europea delle Regioni OGM-free si è costituita nel 2003 con 10 regioni fondatrici, tra cui la Regione Marche; attualmente conta il ragguardevole numero di 49 regioni europee (www.gmofree-euregions.net).
(Fonte sito Regione Marche)