Gli strumenti finanziari rappresentano un'opportunità per migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'intervento pubblico.
Oltre agli evidenti vantaggi legati alla loro natura rotativa, e dunque alla possibilità di riutilizzo dei fondi nel medio-lungo termine, questi strumenti possono favorire la convergenza di ulteriori capitali, pubblici e privati, sugli obiettivi di sviluppo fissati nei programmi, provvedendo a colmare eventuali carenze del mercato.
L'erogazione di un sostegno tramite strumenti finanziari comporta l'utilizzo di capacità e competenze aggiuntive, basate su criteri di mercato, che possono favorire una ottimizzazione dei processi di selezione nell'assegnazione delle risorse pubbliche. Infine, l'utilizzo di questi strumenti fornisce incentivi a migliorare la gestione finanziaria e l'attenzione al bilancio nell'ambito dei progetti finanziati. Alla luce di questi aspetti, e in considerazione della difficile congiuntura economica, alla quale consegue una crescente scarsità delle risorse pubbliche a disposizione, la Commissione europea propone di estendere e rafforzare l'utilizzo di strumenti finanziari nel prossimo periodo di programmazione, quale alternativa più efficiente e sostenibile, volta a integrare la tradizionale forma di sostegno basata su sovvenzioni a fondo perduto.
Visto l'approssimarsi del nuovo periodo di programmazione, e la necessità per le Amministrazioni competenti di avviare le attività propedeutiche alla redazione dei programmi di sviluppo rurale, appare opportuno un momento di riflessione, finalizzato ad un'analisi delle nuove norme regolamentari e dei possibili effetti nello specifico contesto italiano di un utilizzo di strumenti finanziari nei programmi di sviluppo rurale 2014-2020.
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