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Rete Rurale Nazionale
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La Rete risponde

 

1. Cos'è la Rete rurale nazionale?

E' il programma approvato dal Comitato sviluppo rurale della Commissione europea il 20 giugno 2007, con cui viene supportata l'attuazione delle politiche di sviluppo rurale in Italia per il periodo 2007-2013. La Rete rurale nazionale (Rrn), gestita dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), prevede una serie di attività obbligatorie, come da normativa comunitaria, e altre necessarie per superare la frammentazione e l'isolamento delle politiche di sviluppo rurale.
 
Tra le attività cosiddette obbligatorie, vi sono: l'identificazione e l'analisi delle buone pratiche, l'organizzazione di scambi di esperienze e competenze, la preparazione di programmi di formazione per i Gruppi di azione locale (Gal), l'assistenza tecnica alla cooperazione interterritoriale e transnazionale. Le altre attività previste dal programma svolgono un importante ruolo collegando la strategia nazionale, definita con il Piano strategico nazionale (Psn) e attuata da 21 Programmi regionali di sviluppo rurale (Psr), con gli obiettivi comuni stabiliti dagli Orientamenti strategici comunitari e dalla Rete rurale europea.

 

2. Quali sono e dove trovo le opportunità offerte dai Programmi di sviluppo rurale?

La programmazione dello sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 si svolge attraverso i 21 Programmi di sviluppo rurale (Psr), cofinanziati dall'Unione europea e dallo Stato italiano, che prevedono una serie di iniziative volte all'ammodernamento del settore agricolo, alla protezione dell'ambiente e alla diversificazione del reddito dell'impresa agricola.

Ogni regione italiana ha prodotto un Psr che è stato approvato dalla Commissione europea. Vai alla pagina delle Regioni e scegline una per scaricare il relativo PSR 2007-2013.
Ogni Psr è strutturato in misure che rappresentano le attività finanziabili dai fondi europei. Ai finanziamenti previsti dai Psr si può accedere partecipando ai bandi che ogni regione ha disposto o deve disporre.
 
Tutti i bandi regionali sono consultabili non appena vengono resi operativi dalle varie regioni alla pagina:
http://www.reterurale.it/flex/FixedPages/IT/BandiPSR.php/L/IT

 

3. I Psr prevedono contributi per gli allevamenti?

Tra le iniziative finanziabili dai Psr rientrano anche quelle volte alla conservazione delle risorse genetiche animali e alla salvaguardia della biodiversità. Ogni regione, attraverso il Psr, rende note le razze animali locali per il cui allevamento sono previsti contributi economici e a cui è possibile accedere partecipando ai bandi di gara emessi dalle stesse regioni.
 
L'azione ha lo scopo di promuovere la salvaguardia delle razze animali minacciate di erosione genetica oppure delle razze a limitata diffusione attraverso il sostegno agli allevatori. Le razze in via di estinzione sono divenute tali per il fatto che il loro allevamento non è più conveniente. Il minor reddito percepito dall'allevatore per la rinuncia ad allevare una razza più redditizia, tra quelle ordinariamente allevate nei territori in cui sono presenti le razze in via di estinzione, è il differenziale rispetto al quale è stata giudicata la congruità dei premi da corrispondere per le razze minacciate.
 
L'attività è, pertanto, duplice; da un lato, si tenta di ovviare al fenomeno di erosione delle risorse genetiche animali (che si registra a carico, ad esempio, di alcune razze autoctone ovicaprine e suine in via di estinzione); dall'altro, di definire un'azione finalizzata al mantenimento di razze che pur non essendo ancora classificabili come in via di estinzione, hanno subìto un netto decremento nel numero dei capi registrati. Gli elenchi delle razze locali di ovini, caprini, bovini, suini, equini e cani comprese in queste misure sono diverse da regione a regione e sono consultabili nei Psr delle singole regioni.

 

4. I Psr prevedono finanziamenti per l'agricoltura biologica?

Le attività agricole biologiche rientrano tra le misure cofinanziabili dai Psr. Ogni Psr contiene una misura denominata pagamenti agroambientali che finanzia gli impegni pluriennali volontari e aggiuntivi a quelli previsti dalla condizionalità, per una gestione dell'azienda agricola rispettosa dell'ambiente con l'obiettivo di:
 
- mantenere e sviluppare attività agricole a basso impatto ambientale;
- diffondere e consolidare l'attività agricola biologica;
- tutelare la qualità delle risorse idriche superficiali e profonde;
- tutelare la sostanza organica del suolo;
- conservare il paesaggio agrario tradizionale;
- salvaguardare e incrementare la biodiversità;
- mantenere e incrementare le coltivazioni estensive.

 

5. I progetti innovativi sono finanziabili dai Psr?

I Psr regionali contengono diverse misure volte alla promozione e allo sviluppo di tecnologie innovative che abbiano come scopo tra gli altri, l'introduzione di tecnologie ad alta efficienza per la produzione di energia a partire da fonti agro-forestali rinnovabili con bassi livelli di emissioni di gas serra in atmosfera.

L'attuale programmazione comunitaria 2007-2013 assegna un ruolo prioritario all'agricoltura nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, attraverso l'attivazione di filiere produttive di biomasse e agrienergie e la gestione attiva delle risorse forestali. Ci sono opportunità nuove per l'agricoltura, tramite l'uso multifunzionale del territorio, lo sviluppo di nuove forme di impresa e occupazione.
 
In questo scenario il mondo agricolo può giocare un ruolo importante nella produzione di energia pulita e nello sviluppo di nuove occasioni di reddito. Per conoscere quali progetti innovativi sono finanziati si consiglia di consultare il Psr della regione competente.

 

6. I Psr prevedono incentivi per i giovani che intendono intraprendere un'attività agricola?

Nella programmazione dello sviluppo rurale 2007-2013 sono previsti contributi per chi avvia nuove attività agricole, soprattutto se si tratta di giovani agricoltori di età inferiore ai 40 anni. La misura di riferimento è quella per il sostegno all'insediamento di giovani agricoltori e le misure ad essa connesse. Queste si rivolgono a giovani imprenditori agricoli con meno di 40 anni e prevedono un aiuto all'insediamento sotto forma o di un premio unico in unica soluzione o come abbuono sugli interessi. Per le specifiche informazioni si consiglia di consultare il Psr della regione competente.