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Piano di gestione fiume Po. Resoconto del terzo incontro tematico "Uso del suolo, paesaggio e difesa idraulica"

Fiume PO

Parma 22-29 aprile 2009

Una corretta pianificazione urbanistica e territoriale deve tendere a un punto di incontro tra l'uso del suolo, la conservazione del paesaggio e la qualità delle acque alla luce del principio di sostenibilità ambientale, sociale, economica. Con questo messaggio si è concluso a Parma il 22 aprile scorso il terzo incontro tematico dal titolo "Uso del suolo, paesaggio e difesa idraulica".
Si tratta del terzo di una serie di appuntamenti che hanno lo scopo di promuovere la partecipazione attiva per la realizzazione del Piano di Gestione del distretto idrografico del fiume Po.
All'incontro tematico hanno preso parte, oltre ai rappresentanti della Rete Rurale Nazionale, i principali stakeholders istituzionali e non del settore: tra gli altri, Regioni e Province del distretto padano, il Cnr, le Università degli Studi di Milano, Firenze e Bologna, i Politecnici di Milano e Torino, la Confagricoltura, il Wwf , Legambiente e il Parco fluviale del Po e dell'Orba.
Il passaggio da una pianificazione territoriale gerarchica a una integrata rappresenta un'evoluzione metodologica che permette di integrare i diversi strumenti di pianificazione e di governo del territorio in modo da evitare che gli aspetti ambientali vengano sottovalutati, soprattutto in riferimento al contesto urbanistico.
In questo contesto è centrale il ruolo svolto dall'interazione delle diverse reti grazie alla quale è possibile, come nel caso del distretto idrografico del Po, giungere con più facilità al coordinamento dei piani di gestione delle risorse idriche, dei programmi di sviluppo rurale e dei piani paesistici ai diversi livelli istituzionali, con la conseguente facilitazione nella predisposizione delle valutazioni ambientali.
Attraverso il monitoraggio idromorfologico e dei cambiamenti di uso del suolo è possibile mettere in evidenza la relazione di questi elementi con gli impatti ambientali, per cui sono applicabili metodologie innovative e sistemi integrati a come quelli che utilizzano i Sistemi informativi territoriali (GIS).
Le azioni da intraprendere sono state individuate, tra le altre, nel potenziamento degli strumenti di programmazione negoziata (es. contratti di fiume) e nella valorizzazione del ruolo dei Parchi i quali, come Enti titolari di pianificazione e portatori stabili di competenze e conoscenze, giocano un ruolo cruciale per estendere le buone pratiche ad altri territori.