Con il valore record di 391 parti per milione (ppm) di anidride carbonica raggiunto nel 2011 si apre oggi, a Doha, la 18^ Conferenza delle Parti dell'UNFCCC e la discussione sul futuro del Protocollo di Kyoto, il cui periodo di attuazione si conclude il 31 dicembre prossimo. L'obiettivo, come riportato sul sito dell'ENEA, è sempre quello di "mantenere il surriscaldamento climatico entro i 2 °C rispetto all'epoca pre-industriale. Questo obiettivo comporta la stabilizzazione delle concentrazioni atmosferiche di gas serra al di sotto di 450 ppm e un'inversione dell'attuale andamento crescente delle emissioni globali per riportarle entro il 2050 e comunque prima del 2100, al di sotto di 5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica". Il raggiungimento di un accordo sul Protocollo di Kyoto e sulla Piattaforma di Durban, cioè del processo negoziale che dovrebbe portare alla stesura di un trattato globale e legalmente vincolante da attuare a partire dal 2020, dipende dalle posizioni che verranno sostenute principalmente dai paesi emergenti (Brasile, Sud Africa, India e Cina, detti anche BASIC countries) e dai maggiori emettitori mondiali (USA, Canada, Russia e Giappone).
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