Nelle casse della Regione Campania arrivano 36 milioni e 482 mila euro da utilizzare per il programma di sviluppo rurale (Psr). Lo stanziamento, autorizzato dal comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), giunge però a destinazione con un certo ritardo, visto che la Commissione Europea aveva dato il suo via libera nel 2009.
Anno in cui al Governo italiano vengono concesse risorse aggiuntive, nell'ambito del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), per un ammontare di 693 milioni e 772 mila euro. Al Sud le somme più consistenti sono assegnate alle Regioni Puglia, 82 milioni e 257 mila euro, e Sicilia, 68 milioni e 38 mila euro. In base a quanto deciso dalla Commissione Europea tre anni fa i fondi aggiuntivi devono essere utilizzati per l'healt check, ovvero la verifica dello stato di attuazione della politica agricola comune, e per il recovery plan, il piano di ripresa economica nel quale sono inseriti anche gli interventi di introduzione e sviluppo della banda larga nelle aree rurali.
In virtù del nuovo stanziamento disposto dal Governo vanno modificate anche le quote di cofinanziamento da parte dell'Unione Europea e dello Stato. La partecipazione del Feasr al Psr della Campania ammonta adesso a 1 miliardo e 118 milioni di euro mentre la parte di competenza statale è pari a 667 milioni di euro.
Confermata, per il 2013, una decurtazione del 4 per cento a carico di ciascun Psr regionale per reperire risorse da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna.
Fonte: www.ildenaro.it