"Una sede importante e carica di suggestioni - il Salone del Parlamento del Castello di Udine - ha ospitato una riunione che si può definire "strategica" per il futuro del mondo agricolo friulano: l'incontro del "Comitato di Sorveglianza" del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, identificato dagli addetti ai lavori con una sigla "PSR 2007-2013".
La riunione è stata di particolare rilievo, non solo per il bilancio largamente positivo di quanto è stato possibile fare al 31 dicembre 2011, in termini di pratiche istruite, finanziate e liquidate, ma perché all'analisi dei risultati del piano che si concluderà al 31 dicembre 2013 (tra un anno e mezzo quindi) si è affiancata una prima, dettagliata anteprima di quello che sarà il prossimo "PSR 2014-2020". In altre parole, sono stati tratteggiati gli scenari in cui muoverà l'agricoltura da qui alla fine del decennio. È toccato all'assessore regionale alle risorse rurali agroalimentari e forestali, Claudio Violino, aprire i lavori, dando il benvenuto agli ospiti e in particolare ai due funzionari della Commissione Europea, Gianfranco Colleluori e Roberto De Giorgi, e a Leila Maria Morelli, del Ministero delle politiche agricole. Agli ospiti "da fuori", l'assessore ha ricordato in sintesi la storia del Parlamento del Friuli, uno dei più antichi d'Europa; "non è casuale - ha detto - se ci ritroviamo oggi in quella che è stata per secoli una palestra di democrazia". Anticipando in sintesi i contenuti della relazione sullo stato di attuazione del PSR, "nel 2011 siamo stati virtuosi - ha detto - e contiamo di esserlo ancor di più nel 2012". All'intensa attività gestionale, ha continuato Violino, si è affiancata in questi mesi quella di messa a punto del nuovo programma 2014-2020; quantomeno le linee guida, in attesa dei documenti di piano che Bruxelles conta di inviare entro il corrente mese". Così in una nota della regione Friuli Venezia Giulia.