Le risorse idriche sono oggi minacciate dalle attività umane e industriali, dall'espansione demografica e dall'edilizia. L'Italia è tra i paesi più esposti al rischio idrogeologico ed è, pertanto, probabile che i cambiamenti climatici avranno un impatto su tale rischio. In questo contesto l'Unione Europea si è impegnata a mitigare il cambiamento climatico e a prevenire impatti pericolosi. Tuttavia le misure di mitigazione non possono rappresentare l'unica risposta al cambiamento climatico. A livello europeo è stata, pertanto, recentemente riconosciuta la necessità di affrontare l'adattamento al cambiamento climatico che ha portato al "Libro bianco sull'adattamento ai cambiamenti climatici. Inoltre, per continuare i negoziati su un piano d'azione mondiale per l'adattamento ai cambiamenti globali che influenzano la gestione delle risorse d'acqua dolce, si sta svolgendo a Roma (21-23 gennaio 2009) un vertice internazionale fra i delegati provenienti da più di 60 paesi, per preparare il prossimo forum mondiale dell'acqua.
Altri spunti di riflessione interessanti sono proposti nello studio effettuato in Gran Bretagna che pone l'accento sul sostanziale divario tra programmazione e politiche e sulla necessità di incoraggiare un più efficace coordinamento fra istituzioni, ai diversi livelli di governo.
In riferimento al contesto italiano, l'Inea ha effettuato un'analisi dell'evoluzione della situazione climatica e relative modifiche intervenute nel settore agricolo nelle diverse regioni italiane, con riferimento agli adattamenti in corso e a quelli che a medio-lungo termine potrebbero essere effettuati dia polici maker.