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REGIONE ABRUZZO: promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità (DAQ)

Disciplinata dalla Regione Abruzzo la procedura per l'individuazione e il riconoscimento dei Distretti agroalimentari di Qualità (DAQ) e le modalità di attuazione degli interventi per lo sviluppo distrettuale.

 I Distretti Agroalimentari di Qualità, ritenuti i soggetti prioritari attraverso i quali implementare le future politiche di sviluppo del settore agroalimentare, assumono un ruolo strategico per valorizzare il sistema delle produzioni agroalimentari di qualità. Il DAQ, oltre che da una significativa concentrazione di imprese integrate fra loro secondo una logica di filiera per uno o più dei prodotti o processi produttivi agroalimentari rilevanti nel contesto regionale, deve essere caratterizzato da una o più produzioni certificate e tutelate, oppure da produzioni tradizionali o tipiche e da un sistema di relazioni tra attori istituzionali e sociali in sinergia per una progettualità strategica comune che si esprime in un Programma per lo sviluppo del distretto. L'iter per il riconoscimento del DAQ prende il via con la costituzione di un nucleo promotore del distretto e con la sottoscrizione di un protocollo di intesa cui aderisce un numero significativo di imprese e le associazioni di categoria più rappresentative del settore di riferimento. Il protocollo di intesa per l'istanza di riconoscimento di un distretto agroalimentare di qualità, deve essere presentato alla Regione Abruzzo che ne valuta l'ammissibilità. Una volta ottenuto il riconoscimento, il nucleo promotore cessa le sue funzioni e avvia la costituzione della Società di Distretto con i compiti di redigere e coordinare l'adozione del Programma di sviluppo del distretto agroalimentare di qualità e promuoverne l'attuazione, favorire l'utilizzo degli strumenti e delle risorse delle politiche industriali comunitarie, nazionali e regionali, formulare proposte e pareri alla giunta regionale nei comparti ittici e agroalimentari, organizzare ed effettuare le procedure di monitoraggio delle diverse fasi di realizzazione del programma di sviluppo del distretto agroalimentare di qualità e convocare i rappresentanti delle imprese e delle istituzioni che sottoscrivono il Programma di sviluppo del distretto. Il Programma di sviluppo del distretto agroalimentare di qualità, redatto in modo e forma liberi, con una durata almeno triennale, deve essere presentato all'Assessorato regionale all'Agricoltura e alle province nel cui ambito territoriale operano almeno un terzo delle aziende che hanno sottoscritto il programma di sviluppo. In esso devono essere contenuti gli obiettivi generali e specifici di sviluppo, le azioni e i progetti da realizzare da parte dei soggetti sottoscrittori, la descrizione dei punti di eccellenza e degli eventuali punti di criticità del distretto, i piani finanziari e temporali di spesa relativi alle azioni e ai progetti da realizzare, l'entità e il tipo di risorse pubbliche e private necessarie per la realizzazione degli stessi.