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Bioenergie, le potenzialità della realtà italiana

Sole e nuvole

La produzione di energia da fonti rinnovabili ha assunto una crescente importanza nell'ambito delle politiche comunitarie sia perché consente di rispondere alla necessità, sottoscritta nell'ambito del protocollo di Kyoto, di ridurre l'emissione di gas ad effetto serra, sia perché rappresenta un modo per contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici.
Nel contesto delle fonti rinnovabili, la produzione di bioenergia assume particolare rilevanza in ambito agricolo offrendo altresì occasioni di diversificazione dei redditi agricoli. La produzione di bioenergia ha un impatto ambientale limitato, e, in particolare, il contributo all'effetto serra è estremamente ridotto poiché le emissioni di CO2 legate agli stadi dei processi di conversione sono quasi totalmente bilanciate dal consumo di CO2 necessario alla crescita della biomassa utilizzata come fonte di energia.

 

Una definizione

Per bioenergia si intende qualsiasi forma di energia ottenuta dalla biomassa ed utilizzata per la produzione di energia termica, energia elettrica o cogenerazione di entrambe.

 

Nel rispetto degli orientamenti comunitari che prevedevano tra gli obiettivi vincolanti per lo sviluppo rurale la lotta contro i cambiamenti climatici, il Piano Strategico Nazionale (PSN) ha quindi previsto tra i suoi obiettivi prioritari la riduzione dei gas serra. L'analisi svolta a livello nazionale ha fatto emergere le grandi potenzialità esistenti, per il sistema agricolo e forestale, nell'espansione della produzione di biomasse e di biocombustibili nella realtà italiana.

Nell'ambito del PSN si sottolinea, inoltre, come il potenziale di bioenergia ecocompatibile, ovvero la quantità di biomassa tecnicamente disponibile, va sviluppato senza generare una pressione sulla biodiversità, sul suolo, sulle risorse idriche e, più in generale, sull'ambiente superiore a quella che si sarebbe avuta in assenza della produzione di bioenergia.
Un aumento del ricorso alle fonti di energia rinnovabile potrebbe contenere i processi inquinanti dovuti all'emissione di gas serra e di sostanze acidificanti. L'ottenimento di un bilancio pari a zero delle emissioni di CO2 o, addirittura, un risparmio netto (bilancio negativo) dipende in maniera rilevante dai metodi di coltivazione utilizzati, dalla distanza tra il luogo di produzione e il luogo di utilizzazione, dal tipo di carburante utilizzato per il trasporto, dalla precedente destinazione d'uso del terreno impiegato per la coltivazione delle biomasse. Questi elementi vanno considerati al fine di favorire la produzione di biomasse il cui bilancio di emissioni di CO2 sia negativo o pari a zero. Di fondamentale importanza sia nell'ottica ambientale, sia per contribuire al miglioramento e alla diversificazione dei redditi agricoli è l'incentivazione dell'uso di scarti di produzione agro-forestale a fini energetici.
L'obiettivo prioritario proposto dal PSN è stato ripreso in ogni PSR mettendo in risalto gli aspetti orizzontali propri degli interventi nel settore delle bioenergie che possono contribuire non solo al miglioramento degli aspetti ambientali ma anche, come già sottolineato, alla diversificazione delle attività e al miglioramento della competitività delle aziende agricole che possono usufruire di sbocchi di mercato alternativi o complementari, fondamentali soprattutto in presenza di oscillazioni dei mercati agricoli.