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Regione Calabria: Nuove opportunità per la Progettazione Integrata

L'Assessore alla Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini ha organizzato diversi incontri nelle cinque province calabresi ove ha illustrato i PISL (Progetti integrati di sviluppo locale) agli amministratori locali. Si tratta di strumenti finanziari del POR FESR 2007-2013 per lo sviluppo dei territori. Le risorse finanziarie sono di circa quattrocento milioni di euro di fondi europei ripartiti per provincia e per tipologia di Pisl: mobilità intercomunale (31 Meuro), miglioramento della qualità della vita (31 Meuro), valorizzazione dei centri storici e dei borghi (21 Meuro), sviluppo del sistema turistico locale (171 Meuro), supporto ai sistemi produttivi locali, ai distretti agroalimentari ed ai distretti rurali (115 Meuro), contrasto allo spopolamento delle aree marginali (63 Meuro) e tutela delle minoranze linguistiche (15 Meuro). La ripartizione finanziaria tra le province è stata effettuata attribuendo una quota fissa per ciascuna e ripartendo la parte restante, pari all'80%, in base alla popolazione residente, al netto di quella residente nelle aree urbane.

L'obiettivo dell'assessore Mancini è stato quello di far percepire in maniera immediata e diretta alle amministrazioni locali quali siano le grandi opportunità che offrono i PISL, infatti, con i Pisl non si finanziano singoli interventi in singoli comuni, ma Piani, finalizzati allo sviluppo di specifici ambiti territoriali.
Non vengono perciò erogate risorse a pioggia ma grazie alla concentrazione vengono finanziati solo gli interventi su poche priorità territoriali già individuate. I Pisl sono insiemi di progetti , reciprocamente interdipendenti, che hanno un obiettivo comune di sviluppo di un territorio (ambito territoriale).
Tengono  insieme gli interventi: la base territoriale sovracomunale,  l' obiettivo comune ed il patto tra i soggetti che si impegnano a realizzarlo (concertazione).

Si aprono a questo punto nuovi scenari di sviluppo per i territori rurali calabresi grazie anche a questo strumento di programmazione integrata ed alle misure previste ad hoc anche per evitare lo spopolamento ed il conseguente impoverimento di queste aree.
Ci si auspica, perciò, che gli attori dello Sviluppo Rurale come ad esempio i Gal possano partecipare ai tavoli di concertazione e possano presentare i propri progetti anche in questa sede, utilizzando così ulteriori risorse disponibili.
 
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