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Zaia: lavoriamo perchè il Veneto resti laboratorio agricolo d'Europa

 

7 ottobre 2008 - Treviso
 
"Dal federalismo, l'agricoltura trarrà grandi vantaggi. Il mantenimento delle entrate fiscali sul territorio significa creare nuove importanti occasioni di sviluppo del comparto".
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha chiuso i lavori del convegno internazionale 'Le nuove sfide dello sviluppo rurale in Italia fra Health Check e riforma del bilancio UE' a Venegazzù, in provincia di Treviso. "In una provincia - ha detto - che conta ben 23 mila aziende agricole; mentre sono 160 mila in tutta la regione, con un paniere di 350 prodotti tipici e, fra questi, anche il primo riconoscimento europeo ad un ortaggio, il radicchio rosso di Treviso".
 
E proprio da qui, il Ministro Zaia ha rilanciato la sfida della competitività, uno degli argomenti principali del convegno: "Le aziende, che in questa zona coprono, ciascuna, circa 2 ettari e due di superficie contro i sei della media nazionale, hanno tradizione e identità nel cuore e professionalità e innovazione nella mente; sono aziende capaci di stare sul mercato e vocate alle produzioni di qualità. E la qualità va remunerata. I nostri sforzi, il nostro lavoro punta proprio a raggiungere questo obiettivo prioritario, affinché il Veneto resti il laboratorio agricolo d'Europa".

Un passo decisivo, in questa direzione, è costituito proprio dalla riforma delle politiche agricole comunitarie e "il convegno di Treviso - ha detto Zaia - è stato un momento di confronto e sintesi importante. Nel caso del Veneto - ha aggiunto il Ministro - voglio ricordare che il budget complessivo per il PSR (Piano di Sviluppo Rurale) della regione è di 914 milioni di euro e il 34% di queste risorse è dedicato alla ruralità e all'agricoltura di montagna, segno dell'attenzione riservata a questa parte del nostro territorio, dove più è difficile coltivare e fare impresa".