Dare impulso allo sviluppo rurale migliorando la sostenibilità ambientale dell'agricoltura. È questa una delle tematiche portanti del quarto bando generale del PSR Veneto, dedicato al miglioramento dell'ambiente e dello spazio rurale. La diffusione di interventi mirati all'utilizzo sostenibile dei terreni agricoli costituisce infatti una delle priorità assolute dell'intero PSR e rappresenta una delle leve fondamentali per il miglioramento dell'ambiente rurale.
Le misure attivate in questo senso sono molteplici. Una delle più importanti è senz'altro la sottomisura dedicata alla gestione agrocompatibile delle superfici agricole (214/i). L'azione attivata punta a sostenere gli agricoltori nell'adozione di tecniche di agricoltura conservativa, meglio conosciuta come "Agricoltura Blu", che costituisce anche una delle "Nuove sfide" volute dalla Commissione Europea. Anche l'impegno finanziario è rilevante: per questo tipo d'interventi, l'importo a bando ammonta a 10 milioni di euro, sottoforma di premi quinquennali. L'azione promuove tecniche colturali innovative, che permettano di ridurre le emissioni di gas serra e, allo stesso tempo, preservino gli stock di carbonio del suolo.
Nella stessa direzione vanno anche altre tre sottomisure. La prima è quella sul miglioramento della qualità dei suoli (214/b), che mira a rallentare l'impoverimento della fertilità e il degrado dei terreni agricoli, impiegando letami e materiali assimilati di origine zootecnica. Per questo tipo di interventi sono previsti 6 milioni di euro di finanziamenti. Ammontano a 5 milioni di euro invece le risorse stanziate per l'agricoltura biologica (214/c): sono previsti infatti 2 milioni e mezzo sia per chi intende intraprendere questa strada (azione 1), sia per chi vuole mantenere (azione 2) questo tipo di produzione. La produzione biologica ha una molteplicità di impatti positivi sull'ambiente: dalla tutela della biodiversità, a quella della qualità dell'acqua e del suolo, attraverso la riduzione nell'uso di sostanze di sintesi.
La riduzione dell'impatto e la preservazione dei suoli passa anche attraverso la conservazione dei terreni, soprattutto in zone a maggior rischio di degrado ambientale. A questo scopo in particolare sono state attivate le sottomisure dedicate alla tutela dei prati e dei pascoli ed alla conversione di seminativi in prato. La prima è anche una delle sottomisure più consistenti in termini finanziari di questo bando (sono dedicati 33 milioni di euro in forma di premi quinquennali). Il mantenimento delle superfici a prato e pascolo riveste infatti un ruolo essenziale per salvaguardare e migliorare la qualità delle acque e prevenire fenomeni di inquinamento. Stesso scopo ha anche la sottomisura 214/g (3 milioni e 300 mila euro), specificamente dedicata alla salvaguardia delle risorse idriche, che promuove la conversione a prato delle superfici tradizionalmente dedicate a seminativi.
La sostenibilità e la prevenzione dall'inquinamento trovano impulso, inoltre, dalla gestione agrocompatibile delle superfici agricole (in particolare attraverso la copertura continuativa del suolo, che dispone di sette milioni e 600 mila euro) e dall'adozione di metodi eco-compatibili per la produzione del tabacco (40 milioni di euro riservati a questa sottomisura). Azioni specifiche, infine, si trovano anche all'interno delle misure dedicate al primo imboschimento dei terreni agricoli e non agricoli (impianti ad alta intensità per il disinquinamento delle acque e per la ricarica delle falde, azioni 4 e 5) che sfruttano la capacità di fitodepurazione delle specie arboree ed arbustive.