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Commissione europea: necessari altri 50 mld per tecnologie a bassa emissione di carbonio

Approvvigionamento energetico e rilancio dell'economia, al centro della proposta

 La Commissione europea ha esortato le autorità pubbliche, le imprese e i ricercatori alla collaborazione per sviluppare entro il 2020 le tecnologie necessarie per far fronte al cambiamento climatico, garantire l'approvvigionamento energetico dell'UE e assicurare la competitività delle nostre economie. Nella proposta "Investire nello sviluppo di tecnologie a basse emissioni di carbonio", la Commissione stima che per i prossimi dieci anni occorrerà un investimento supplementare di 50 miliardi di euro nella ricerca sulle tecnologie energetiche.
Ciò significa - spiega una nota di Bruxelles - che l'investimento annuo nell'Unione europea dovrà quasi triplicare, passando da 3 a 8 miliardi di euro. La proposta rappresenta un passo in avanti nell'attuazione del piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (piano SET), pilastro tecnologico della politica energetica e climatica dell'Unione europea.
Nel documento vengono esaminate varie fonti di finanziamento, provenienti dai settori pubblico e privato a livello nazionale e comunitario, da utilizzare in maniera coordinata che serviranno stimolare un settore industriale in rapida crescita , come quello delle energie pulite, e a creare posti di lavoro.
"Se l'Europa vuole rendere più economico il cammino verso Copenaghen è urgente aumentare gli investimenti nella ricerca sulle tecnologie pulite", ha affermato Janez Poto, commissario europeo responsabile della scienza e della ricerca. "L'aumento degli investimenti intelligenti nella ricerca - ha continuato Poto - rappresenta oggi un'opportunità per sviluppare nuove fonti di crescita, per rendere la nostra economia più rispettosa dell'ambiente e per assicurare la competitività dell'Unione europea dopo la crisi".
"Le rivoluzioni industriali precedenti hanno mostrato che tecnologie adeguate possono migliorare il nostro modo di vivere", ha commentato Andris Piebalgs, commissario responsabile dell'energia. "Oggi - ha concluso il funzionario - abbiamo un'opportunità unica per passare da un modello energetico basato su combustibili fossili inquinanti, scarsi e pericolosi a un modello pulito, sostenibile e meno dipendente dalle fonti fossili. Tutto sta nello scegliere le tecnologie giuste".
Nel commentare i dati resi noti da Bruxelles,  Joaquin Almunia, Commissario europeo per gli affari economici ha dichiarato che "l'investimento necessario per sviluppare energie pulite e rinnovabili può essere ottenuto soltanto mediante un'ampia serie di strumenti finanziari. A tal fine, la Commissione e la Banca europea per gli investimenti hanno già aumentato notevolmente i finanziamenti, ma occorre mobilitare maggiormente i fondi provenienti dal settore pubblico e privato".
Tra le tecnologie a bassa emissione di carbonio individuate dalla Commissione, insieme all'industria e alla comunità scientifica: energia eolica, solare, reti elettriche, bioenergie, cattura e stoccaggio del carbonio e fissione nucleare sostenibile. È stata anche proposta una nuova iniziativa relativa all'efficienza energetica, riguardante 30 città (iniziativa Città intelligenti), per promuovere l'introduzione sul mercato di massa dell'efficienza energetica, delle energie rinnovabili e delle tecnologie per le reti energetiche.