I seminari di tutoraggio rurale del progetto Rural4Youth, alla prima edizione, hanno lo scopo di avvicinare la formazione universitaria all'ambito lavorativo rurale, attraverso la costruzione di un network relazionale tra le università, le istituzioni e gli attori territoriali (mondo produttivo e attori locali).
L'obiettivo di integrare le diverse visioni del mondo della ricerca e dell'impresa ha richiesto alle istituzioni di affrontare un compito delicato caratterizzato, da un lato, dalla necessità di mettere a punto un metodo efficace per il trasferimento e la valorizzazione delle competenze e, dall'altro, dall'obiettivo di promuovere un ambiente innovativo (che potrebbe configurarsi come una "comunità di pratica") non controllato da nessuno degli attori in maniera specifica, ma sostenuto sinergicamente da tutti. In altre parole, il meccanismo relazionale previsto dal modello, meglio noto come "modello della tripla elica" (Etzkowitz e Leydesdorff, 1998; OCSE, 2002) implica che ognuno dei tre sistemi coinvolti assuma progressivamente funzioni e connotati integrati con gli altri, dando vita a processi co-evolutivi del fare ricerca.
I seminari di tutoraggio rurale "Nuove competenze per lo sviluppo delle aree rurali interne e montane" che avranno luogo in Garfagnana (presso la riserva dell'Orecchiella del Corpo Forestale dello Stato) dal 23 al 27 settembre coinvolgono circa 40 tra studenti universitari e giovani neolaureati provenienti da diverse facoltà (Università degli Studi di Milano, Corso di Valorizzazione e Tutela dell'Ambiente e del Territorio Montano, Edolo (BS); Università degli Studi di Udine, Corso di Scienze e Tecnologie per l'Ambiente e il territorio; Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Agraria; Sistema Orientamento Università Lavoro (Job Soul), Università La Sapienza e Atenei del Lazio; Università degli Studi del Molise, Facoltà di Agraria; Associazione Universitaria Studenti Forestali (AUSF), sedi di Palermo, Padova e Campobasso.
Quest'iniziativa si caratterizza come work in progress, che necessita di ulteriore tempo per affinare i meccanismi di trasferimento, per trovare i necessari schemi di incentivo per le università (docenti e studenti) e per interpretare correttamente i bisogni del territorio. Tuttavia, nelle attività proposte sono già chiaramente identificabili gli obiettivi sottesi all'evoluzione del progetto: identificare una metodologia affidabile e scientificamente rigorosa e condividere il modello sperimentato con le AdG regionali, al fine di valutarne la replicabilità.