In un contesto di crisi economica come quella attuale, la relazione tra concentrazione di risorse e crescita economica non è sempre lineare. Diversi gli aspetti che condizionano lo sviluppo economico, tra cui l'importanza di sviluppare sinergie tra i diversi attori rurali, la necessità di integrare gli investimenti infrastrutturali con altre tipologie di investimenti, ad es. quelli dedicati alla formazione e di incentivare l'innovazione, incoraggiando lo sviluppo di nuove forme di attività.
Un approccio alle politiche più complesso, che si deve adattare alle specifiche esigenze dei diversi Stati membri, come hanno messo in luce gli interventi, che hanno avuto luogo nell'ambito del tavolo tecnico sulle aree rurali. Esistono, tuttavia, dei fattori comuni: da un lato la necessità di cambiare stile di vita, considerando aspetti quali la salvaguardia dell'ambiente, la tutela del paesaggio e la valorizzazione del patrimonio culturale, il cui valore aggiunto può contribuire alla competitività delle aree rurali; dall'altro l'importanza di migliorare la qualità dei servizi, specialmente quelli di trasporto pubblico e di telecomunicazione, per attrarre risorse (es. turismo).
Si riportano, di seguito, considerazioni specifiche legate al contesto dei diversi Stati Membri Ocse.
Norvegia: l'incremento della disoccupazione, più sentito nelle aree urbane che nelle aree rurali, è particolarmente evidente in alcuni campi come l'edilizia, il settore finanziario e l'industria del pesce e in determinate fasce di età (soprattutto gli uomini e i giovani sono a rischio di disoccupazione); nelle aree rurali, invece, le piccole imprese familiari, più flessibili nella organizzazione e nella gestione, sembrano meno colpite dalla crisi. A tale riguardo, il governo ha previsto una serie di misure di stimolo fiscale (es. aumento della domanda domestica) e un pacchetto di progetti verdi "energy savings" su tutto il paese.
Svezia: il settore manifatturiero è quello che ha sofferto di più. Le politiche, come avviene anche in altri Paesi, sono state indirizzate al miglioramento della formazione (anche per i disoccupati), all'incentivazione dell'edilizia e dei progetti verdi. Tra le misure per fronteggiare la crisi, particolare enfasi viene dedicata al coinvolgimento delle comunità locali e alla creazione di una struttura interministeriale, che raccoglie 5 ministeri. Inoltre, è stata creata un'agenzia di sviluppo rurale, che si occupa di aspetti legati alla governance e alla programmazione.
Germania: particolare attenzione è dedicata nel nord del Paese al metodo leader (bottom-up), attraverso lo sviluppo delle competenze a livello locale e un coinvolgimento più ampio di tutti i cittadini. Per i progetti di valenza locale, indirizzati soprattutto alla diversificazione (turismo, artigianato, energia rinnovabile) non sono stati usati solo fondi europei, ma anche fondi nazionali.
Italia: nel GAL Alto Bellunese, collocato in un contesto montuoso e di estensione limitata, alla fine del 2008 si è registrato un tasso di disoccupazione del 4%, percentuale che continua ad aumentare nelle aree più manifatturiere. Per fronteggiare la crisi e affrontare la globalizzazione, è necessario fare leva sulle risorse locali, valorizzando i prodotti agricoli del territorio e il turismo.
Un secondo gruppo di interventi è stato dedicato alle opzioni della politica per fronteggiare la crisi ed evitare il rischio di recessione delle aree rurali.
Canada: previsti stanziamenti sia per le comunità locali, che per migliorare le infrastrutture. Alle quattro agenzie di sviluppo già presenti sul territorio, ne sono state aggiunte altre due per migliorare la conoscenza del territorio e favorire la comunicazione con le organizzazioni locali.
Stati Uniti: molto forte la perdita di posti di lavoro nelle aree rurali, per cui occorrono cambiamenti strutturali. Nel breve periodo è necessario concentrarsi sui progetti già esistenti (banda larga, edilizia, riciclaggio). Un aspetto da valutare riguarda il modo di affrontare gli enormi deficit risultanti dal pesante intervento pubblico previsto, deficit che richiederà una risposta globale e concordata.
Regno Unito: le aree rurali, differenti per capacità, risorse naturali e strategie politiche, offrono un servizio a livello globale e una serie di opportunità. Anche le aree urbane hanno bisogno di avvalersi delle aree rurali, per ottenere risorse alimentari, energia e benefici in termini di salute.
Conclusioni:
Diverse le risposte dei Paesi membri, che evidenziano come le politiche regionali giochino un ruolo chiave da diversi punti di vista:
- Per accelerare e massimizzare l'impatto degli investimenti: le politiche di sviluppo territoriale prevedono strategie capaci di integrare diverse forme di investimento, allo scopo di assicurare un impatto duraturo sulla crescita economica.
- Per focalizzare gli investimenti su specifiche aree, supportando la ristrutturazione dei settori che versano in condizioni particolarmente sfavorevoli (es. imprese, forza lavoro).
- Per superare la tradizionale distinzione tra approccio top down e bottom up. Le politiche devono dipendere da una governance multilivello, ove ciascun livello di governo e ciascun attore contribuisce alla visione complessiva.
- Per garantire il coordinamento tra istituzioni, sia a livello nazionale che locale, favorendo il trasferimento di know-how e innovazioni.
- Per affrontare i problemi specifici delle aree rurali con politiche appropriate e diversificate, attraverso un'attività di verifica delle politiche ("rural proofing"), in modo che le aree rurali possano capitalizzare il momento di crisi, per attuare politiche di sviluppo sostenibili nel lungo periodo.