L'Europa è ancora lontana dall'obiettivo di arrestare la perdità della biodiversità entro il 2010. Lo dimostrano i risultati del documento di valutazione sui progressi compiuti nella tutela della biodiversità, reso pubblico dalla Commissione Europea secondo cui il 50% delle specie e l'80% degli habitat di interesse europeo si trovano in uno stato di conservazione sfavorevole. Sempre secondo il rapporto, oltre il 40% delle specie europee di uccelli si trova in uno stato di conservazione non soddisfacente. L'avifauna in habitat agricolo è diminuita rapidamente nei decenni passati e comincia ora a stabilizzarsi, anche se il suo recupero richiederà ancora del tempo.
Il documento mostra che sarà altamente improbabile che l'Ue rispetti la sua tabella di marcia raggiungendo l'obiettivo di arrestare la riduzione della biodiversità entro il 2010: nei prossimi due anni saranno necessari sforzi intensi, sia a livello comunitario sia da parte degli Stati membri, per avvicinarsi a tale obiettivo.
La biodiversità è un obiettivo prioritario nell'agenda politica dell'Ue, dal 2006 gli Stati membri hanno proposto, ai sensi della direttiva Habitat, di sottoporre a tutela un'area di dimensioni superiori al Portogallo, estendendo per la prima volta la rete ai nuovi Stati membri. Allo stesso modo, ai sensi della direttiva Uccelli, gli Stati membri hanno designato un'area piu' estesa dell'Irlanda. La rete Natura 2000 comprende attualmente più di 25.000 siti, che coprono il 17% circa della superficie totale dell'Unione europea.
Nel quadro dei programmi operativi per il periodo 2007-2013 cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e dal Fondo di coesione, gli Stati membri hanno stanziato 2 719 milioni di euro per la promozione della biodiversita' e la tutela della natura. Altri 1.146 milioni di euro sono stati stanziati per la tutela del patrimonio naturale, tra cui progetti sulla biodiversita'. Anche lo stanziamento di 1.376 milioni di euro destinato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale nell'ambito del turismo comprendera' finanziamenti in tal senso. Ma gli stanziamenti nazionali sono ancora esigui. Tutti gli Stati membri, tranne tre, e Italia compresa hanno stanziato fondi per la tutela della biodiversita', ma il cammino e' ancora lungo.