Martedì 27 settembre, sul sito della FAO, è stato pubblicato un articolo che mette in risalto l'importanza del ripristino dei pascoli degradati per migliorare innanzitutto, i prodotti zootecnici ad essi associati, ma anche per contribuire allo stoccaggio del carbonio nei suoli e permettere agli allevatori di al mercato dei crediti di carbonio. Adeguate pratiche di gestione dei pascoli infatti, possono migliorarne lo "stato di salute" e, di conseguenza, aumentarne la resilienza, la funzionalità e la quantità di carbonio fissato. La FAO quindi, in collaborazione con la Chinese Academy of Agricultural Science, la Chinese Academy of Sciences ed il World Agroforestry Centre, ha messo a punto un metodo basato su analisi scientifiche e sull'ideazione di modelli, che sarà in grado di stimare la quantità di carbonio fissato dai pascoli dei rispettivi proprietari. In questo modo, gli allevatori diventeranno i beneficiari diretti dei crediti di carbonio, ed i ricavi che ne deriveranno, potranno essere reinvestiti in azioni ambientali o nella costituzione di associazioni di mercato.