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Progetti di filiera e giovani agricoltori: avanza il PSR Veneto

immagine di terra

Avanza innovando il PSR Veneto. Lo ha messo in luce la valutazione "in itinere" presentata in occasione del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale svoltosi il 16 dicembre 2010 a Mestre. In questa sede il valutatore indipendente del PSR Veneto, la società Agriconsulting SpA, ha illustrato ai vari rappresentanti del partenariato del settore agricolo e rurale le prime evidenze sulle ricadute della programmazione iniziata nel 2007.
Secondo i dati riferiti al 30 giugno 2010, è stato confermato l'importante avanzamento nelle risorse impegnate, che ammonta a 362,6 milioni di euro (pari al 34,5% del programmato), mentre per quelle già spese ha toccato quota 157,1 milioni di euro. La maggior parte delle risorse impegnate riguarda il miglioramento della competitività del settore (asse 1) e dell'ambiente e dello spazio rurale (asse 2), con un apporto più limitato degli assi 3 e 4 (diversificazione e programma Leader) conseguente alle modalità più complesse della programmazione locale degli interventi.  Ma i dati più significativi emersi nella Relazione di valutazione in itinere, elaborato da Agriconsulting, riguardano l'alto tasso di interventi innovativi avviati grazie alla nuova programmazione. In primis il pacchetto giovani, i cui beneficiari stanno conseguendo obbiettivi innovativi come la riduzione dell'impatto ambientale e il miglioramento della presenza sul mercato. Dai questionari sottoposti a un campione di giovani imprenditori beneficiari, ben l'83% ha dichiarato che senza questi contributi gli interventi non sarebbero stati intrapresi.
Riscontri positivi in termini di consolidamento, aggregazione e innovazione, si sono avuti anche dai 33 progetti integrati di filiera finanziati. Il successo di questo approccio innovativo è dimostrato non solo dal numero complessivo dei soggetti coinvolti, oltre 1600, ma anche dalla trasversalità dei settori che sono ricorsi a questa misura, segno di un'esigenza diffusa di aggregazione. Il settore prevalente è quello vitivinicolo, presente con il 30,4% dei soggetti, seguito dal lattiero-caseario con il 21,7%. Evidenze incoraggianti arrivano anche dal fronte della formazione professionale ed informazione degli agricoltori. Notevole l'adesione alla misura 111: le azioni di formazione collettiva hanno complessivamente coinvolto 2.033 partecipanti per 11.126 giornate di formazione. Secondo i beneficiari degli interventi le ricadute sono state positive soprattutto rispetto ai temi della condizionalità e della sicurezza sul lavoro.  Nonostante sia in una fase ancora iniziale (i primi bandi si sono aperti all'inizio del 2010), la programmazione Leader della Regione del Veneto ha già mostrato i primi positivi riscontri, soprattutto per l'ampiezza del ventaglio di soluzioni messe a disposizione dei Gal per i programmi di sviluppo locale, una varietà d'interventi tra le più complete del panorama nazionale.
Nel corso dell'incontro, il Comitato ha inoltre approvato la sostituzione di alcuni componenti a seguito della riorganizzazione regionale in atto, nonché alcune modifiche al Regolamento interno che semplificano e puntualizzano le procedure per la convocazione e l'assunzione delle decisioni del comitato stesso.