L'interesse crescente nei confronti di una programmazione di carattere integrato da parte delle istituzioni centrali e locali, nonché degli operatori economici, trae le sue radici dall'esigenza di identificare e sostenere nuovi fattori di competitività per il settore agricolo e agroindustriale, individuando nel contempo nuovi strumenti atti a contrastare la marginalizzazione territoriale e la perdita di competitività subita dal settore agricolo e dalle filiere produttive di fronte alla crescente apertura dei mercati.
Nel contempo, i recenti cambiamenti degli scenari agricoli derivanti dalle politiche di intervento a livello comunitario e dalle dinamiche del mercato globale, determinano l'esigenza di ottimizzare l'utilizzo delle risorse sempre più limitate, che pertanto devono essere messe a disposizione dell'intero sistema produttivo, tenendo conto di tutti gli elementi storico-culturali e geografici che caratterizzano il territorio.
In questo contesto, la Regione Lombardia ha scommesso sulla creazione dei distretti come importante strumento di rilancio delle produzioni e di rafforzamento delle filiere, dando il via alla processo di costituzione dei distretti con la legge regionale n. 1 del 2007 e con la delibera di Giunta del 7 agosto 2009 che ne ha definito i requisiti.
Nel seguente documento viene approfondito il tema dei distretti agricoli, partendo dal contesto normativo nazionale per poi approfondire l'esperienza della Regione Lombardia e ripercorre tutte le fasi legislative fino al recente accreditamento dei primi 8 distretti lombardi.
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