La Commissione europea, con il supporto del Ministero del Lavoro e degli Affari sociali Ungherese, ha organizzato una conferenza sul tema della povertà nelle aree rurali, finalizzata a condividere le esperienze dei diversi attori rurali, nel campo delle politiche sociali, di sviluppo rurale e regionali.
Nella sessione introduttiva, presiduta da Elena Saraceno della Commissione Europea, sono intervenuti Laszlo Herczog, Ministro dell'Agricoltura Ungherese, Jérome Vignon della Commissione Europea e Paola Bertolini e Vito Peragine, della Fondazione Brodolini.
Il Ministro Ungherese, ha sottolineato come la povertà rurale rappresenti un problema molto rilevante per il Paese, particolarmente nell'ambito delle comunità rom (oltre il 35% è sotto la soglia ufficiale di povertà). Attraverso aiuti esterni, l'Ungheria sta portando avanti un programma di integrazione, che riguarda sia la dotazione di infrastrutture che l'agricoltura sociale e il benessere.
Il rappresentante della Commissione europea ha fatto alcune considerazioni sul ruolo delle politiche regionali e di sviluppo rurale, per combattere l'esclusione sociale.
Nell'ambito della discussione è stato presentato lo studio, commissionato dalla Commissione europea alla Fondazione Brodolini, che ha rappresentato un primo passo, verso l'acquisizione di una maggiore conoscenza dei principali aspetti (v. bassa densità di popolazione e invecchiamento, scarso livello formativo della popolazione rurale, limitate opportunità del mercato del lavoro, servizi insufficienti e distanti) che contraddistinguono le aree rurali, con riferimento a 15 paesi dell'Unione, rappresentativi di diverse realtà geografiche.
Gli interventi successivi hanno messo in risalto alcune questioni inerenti la povertà rurale:
In questo contesto emergono alcune necessità, che dovrebbero trovare una risposta nel prossimo futuro: