Cura e diffusione delle tradizioni locali - un bene comune e unico fonte di valori - contribuisce in modo notevole allo sviluppo di una comunità, e quindi anche dell'immagine inconfondibile della nostra regione, della nostra gente e della nostra identità. "Le usanze e tradizioni non sono fine a se stessi, ma vengono apprezzati grazie al loro nucleo nascosto e i loro messaggi impliciti che contengono, dando alla gente un orientamento e stabilità", ha detto il presidente dell'Associazione delle Donne Coltivatrici Sudtirolesi Hiltraud Erschbamer. Per 35 anni, l'associazione si impegna a diffondere le tradizioni locali, assicurando la loro sopravvivenza nei prossimi decenni.
Appunto per questo, l'associazione ha lanciato l'anno scorso un'iniziativa mirata all'istituzione di una "Giornata internazionale delle tradizioni". L'assessore provinciale alla cultura Phillip Achammer ha illustrato la proposta ieri (22 aprile) alla Conferenza delle Regioni a Roma. La sua proposta è stata accolta positivamente dalla Commissione cultura delle Regioni, che presto sarà revisata e presentata per l'adozione, prima in Commissione cultura e poi alla Conferenza delle Regioni. Successivamente, il Governo presenterà la proposta all'Assemblea generale dell'UNESCO.
"Siamo lieti che il governo della Provincia Autonoma di Bolzano ha sostenuto attivamente le nostre richieste e desideri in modo che la nostra proposta abbia superato i primi ostacoli", ha detto la Erschbamer. Erschbamer considera l'istituzione della Giornata internazionale delle tradizioni un passo importante per aumentare la sensibilizzazione e la consapevolezza verso la diversità culturale. Si tratta di una cultura moderna della conservazione del partimonio culturale.
"Per noi sarà una festa di gioia nel momento in cui potremmo celebrare per la prima volta la "Giornata internazionale delletradizioni" il 13 settembre, la data da noi proposta, che costituisce anche la giornata cattolica di commemorazione di Santa Notburga di Rattenberg (santa della chiesa cattolica tirolese)".