Nei giorni scorsi, dopo l'invio ai governi dell'ultima sintesi sul livello di allarme climatico redatta dagli scienziati dell'ONU, l'OMS ha lanciato un nuovo allarme per la salute umana.
Questa volta però a far notizia non sono tanto i dati statistici o i trend emissivi, ma il fatto che, a quanto sembra, ci sia ancora resistenza ad agire da parte dei ministri dell'economia dei vari Paesi. Ciò che è certo invece, è che le azioni che si dovrebbero mettere in atto porterebbero dei vantaggi anche per la riduzione l'inquinamento atmosferico e che tanto più si ritarda l'azione, tanto maggiore sarà il rischio sanitario ed ambientale derivante dai cambiamenti climatici.