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06/11/2013
Leader in pratica
 
 
 
 
 
mappa percorso GAL Giarolo
mappa percorso GAL Giarolo
 
 
 
 
"Percorsi Leader", Crescere in rete: Le filiere agroalimentari del GAL Giarolo

Il principio della rete è insito nel concetto stesso di filiera la quale, per definizione è appunto una rete tra operatori che agiscono nelle diverse fasi creazione / lavorazione / commercializzazione di un prodotto, dalla materia prima al mercato di suo riferimento;
- gli interventi a favore degli operatori delle filiere favoriscono azioni di tipo collettivo, in cui più imprese tra loro associate condividono singole fasi di lavorazione (attrezzature collettive), iniziative di promozione, azioni di logistica (centri di raccolta e smistamento) e commercializzazione;
- le azioni d'informazione rivolte agli operatori economici trasmettono i loro contenuti.
Su tali prodotti tradizionalmente legati alle vocazioni produttive del territorio di sua competenza, durante le precedenti esperienze di Leader II e di Leader Plus, il GAL Giarolo ha sostenuto, con interventi strutturali e con azioni di sistema, la formazione di filiere piuttosto organizzate; in un quadro generale di produzioni di qualità, che hanno già abbandonato o tendono ad abbandonare il campo delle commodities per affermarsi decisamente come specilities, si riconoscono percorsi strutturati di filiera, nel senso più autentico del termine, nei seguenti settori:
·         Filiera vitivinicola
·         Filiera frutticola
·         Filiera della carne
·         Filiera lattiero-casearia
·         Filiera del salame

IMPORTO EROGATO           2.125.000,00
IMPORTO FINANZIATO       2.125.000,00

 
 
 

FILIERA VITIVINICOLA: Il territorio del Giarolo comprende due areali di produzione di vini DOC: la DOC "Gavi o Cortese di Gavi" e la DOC "Colli tortonesi". Il vino tradizionale per eccellenza è il Timorasso, prodotto da un vitigno autoctono, oggetto di un'autentica opera di recupero produttivo. I produttori del territorio aderiscono rispettivamente a due consorzi: il Consorzio del Gavi (65 associati, 49 dei quali hanno sede in area GAL) e il Consorzio Piemonte Obertengo(28 associati), quest'ultimo formatosi con il contributo del GAL Giarolo.

 
 

FILIERA FRUTTICOLA. Il GAL ha promosso la creazione di due consorzi per la tutela, rispettivamente, della pesca di Volpedo, con 101 produttori associati, e della ciliegia di Garbagna, cui aderiscono 37 aziende.
Con dimensioni sicuramente più contenute, ma con un forte significato di tutela del patrimonio produttivo tradizionale, in Val Borbera si sostiene una produzione orticola (la fagiolana) che, riconosciuta come specialità tradizionale, aspira ad uscire da un mercato strettamente locale, per entrare nel sistema dell'enogastronomia tipica.

 
 
 

FILIERA DELLA CARNE. Il comparto è caratterizzato per il settore bovino dalla produzione della carne all'erba: prodotto d'eccellenza derivato da animali nati sul territorio e allevati esclusivamente al pascolo.
Per il settore suino la produzione si concentra sul salame nobile del Giarolo, così definito per i tagli di prima scelta utilizzati per la lavorazione. Le due filiere sono riconosciute in uno specifico Consorzio, la cui nascita è stata promossa dal GAL (il Consorzio di tutela della Carne all'erba del Giarolo, Panà, Ebro, con 22 aziende associate e il Consorzio Salame delle Valli Curone, Grue e Ossona, con 32 aderenti).

 
 
 

 

FILIERA LATTIERO-CASEARIA. Le produzioni locali derivano da aziende di piccola dimensione, in cui tutti gli animali sono allevati al pascolo e le produzioni quindi, basano la loro competitività sul benessere degli animali e sulla qualità del prodotto. Il GAL Giarolo ha svolto un'intensa azione di animazione tra i produttori, promuovendo la costituzione del Consorzio del Montebore, cui ad oggi aderiscono 16 aziende e che ha dato avvio alle procedure per il riconoscimento della DOP per il prodotto principe del sistema caseario locale.

 
 

fonte: www.terredelgiarolo.it

FILIERA DEL SALAME. La lavorazione domestica degli insaccati è sempre stata, nell'ambito delle Terre del Giarolo, una tradizione strettamente legata alla qualità dell'ambiente e alla conduzione genuina del territorio.  Per la sua preparazione si utilizza carne suina al 100%, proveniente da animali allevati allo stato semibrado, con alimentazione controllata, assenza di mangime integrato o di somministrazione di antibiotici. Contrariamente all'allevamento industriale, agli animali viene lasciata raggiungere la stazza di un paio di quintali, in modo da ottenere una carne di migliori caratteristiche qualitative.