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29/05/13

GAL Delta del Po e GAL Adige

logo Veneto Agricoltura, GAL Delta Po, GAL Adige

Comunicato stampa: Da Villamarzana Veneto Agricoltura e i due GAL Polesani rilanciano la riscossa del turismo rurale in Polesine

Fare rete fra gli operatori economici e quelli dell'agricoltura. Valorizzare e promuovere le eccellenze paesaggistiche e turistiche legate agli itinerari di turismo rurale del Polesine.  Partecipazione del territorio all'azione dei due GAL del Polesine per poter meglio usufruire di contributi europei finalizzati allo sviluppo economico e turistico del territorio.
Sono questi i tratti salienti che hanno contraddistinto il seminario di studi " Di là dal fiume... Il turismo rurale tra i grandi fiumi di pianura" organizzato da Veneto Agricoltura in collaborazione con GAL Delta Po e GAL Adige, e svoltosi mercoledì scorso a Villamarzana in provincia di Rovigo.
Nella splendida cornice di Villa Cagnoni-Boniotto  a Gognano, numerosi esperti di turismo rurale si sono dati appuntamento per approfondire il tema del turismo rurale in Polesine e conoscere più da vicino il Progetto di Cooperazione interterritoriale TUR RIVER, progetto recentemente avviato dai GAL provinciali (con GAL Adige Capofila) che coinvolgerà 7 GAL di pianura, due regioni, e sei province.
Dopo i saluti di benvenuto del Presidente del GAL Adige Alberto FACCIOLI, e dell'Assessore al Turismo della Provincia di Rovigo Laura Negri che ha voluto evidenziare le grandi potenzialità che il progetto TUR RIVERS e il turismo rurale in generale avrà nella crescita e nello sviluppo economico del territorio polesano, ha preso la parola Franco Norido, Dirigente del Servizio Divulgazione Tecnica e Formazione di Veneto Agricoltura.
"Da molti mesi Veneto Agricoltura - ha detto Norido presentando i relatori -  sta lavorando con i GAL per sviluppare e valorizzare al meglio la risorsa turistica legata alle aree rurali.
Stiamo, infatti, organizzando,  su tutto il territorio regionale,  alcuni tavoli di lavoro (come quello dell'Alta Marca, quello legato al turismo balneare del Cavallino-Jesolo-Caorle, e del bacino termale di Abano e Montegrotto), finalizzati a favorire ed accelerare le scelte e le sinergie tra gli attori del territorio, al fine di  costruire nuove opportunità di sviluppo economico per i territori.
L'agricoltura è un insieme di cose e di elementi di creatività - ha detto Norido - e noi vogliamo attaccare "tutte quelle spine" che servono per valorizzare le eccellenze locali, favorendo l'informazione sugli strumenti di sviluppo e di finanziamento che l'Europa, attraverso i GAL , mette a disposizione degli operato privati e pubblici".
Sono seguiti gli interventi di Robert Seppi, consulente ed esperto di marketing turistico, che ha posto l'accento sull'importanza che oggi riveste il turismo rurale quale strategica risorsa di sviluppo economico per i territori, ed elemento di interesse comune. Valorizzare le eccellenze paesaggistiche, architettoniche e agroalimentari tipiche, qualificare e informare gli operatori, semplificare le pratiche amministrative, offrire un prodotto turisticamente fruibile anche "con la pioggia", sono elementi importantissimi da cui partire per costruire un'offerta turistica accattivante e vendibile. 
E' seguita la relazione di Stefano Fracasso, Direttore dei due GAL provinciali, che ha messo in evidenza l'importanza del ruolo che il GAL Delta Po e il GAL Adige hanno rispettivamente nel proprio territorio di operatività (33 Comuni per il Delta Po e 17 per l'Adige) con la realizzazione del PSL (Programma di Sviluppo Locale), ed in generale all'interno del cosiddetto "approccio LEADER".
Una modalità di partecipazione delle comunità locali individuata dall'Europa, finalizzata  ad individuare, affrontare e risolvere le priorità legate allo sviluppo locale del territorio e alla messa in rete dei suoi tematismi.
Tematismi che, in Polesine, sono rappresentati dal patrimonio paesaggistico e architettonico rurale, dalle produzioni tipiche locali, dagli itinerari cicloturistici, dall'escursionismo a cavallo, ecc., e  che rappresentano il fulcro di numerosi progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale, che sono stati avviati dai due GAL provinciali negli ultimi mesi (LAPIS - Local Art & Food, Destinazione Parchi Delta Po, Eco Leader Networks, MeDIETerranea).
A questi si lega il Progetto di Cooperazione TUR RIVERS, progetto che vede coinvolti il GAL Adige come Capofila assieme ad altri 6 GAL di pianura (il GAL Delta Po, l'Antico Dogado in provincia di Venezia; il Delta 2000 per le province di Ferrara e Ravenna; il GAL Patavino e GAL Bassa Padovana per la  provincia di Padova; il GAL Pianura Veronese per la provincia di Verona), nella valorizzazione e riqualificazione degli itinerari interprovinciali nell'area rurale attraversata dai gradi fiumi di pianura (Po, Adige, Brenta) e nella promozione  dell'offerta turistica rurale presente nell'area rurale compresa tra le grandi mete turistiche (Venezia, Verona, Ravenna).
Fracasso ha poi evidenziato le opportunità di finanziamento per il territorio offerte attualmente dai  Bandi pubblicati nelle scorse settimane (quasi 2 Mln di euro sia dal GAL Delta Po che dal GAL Adige), e in pubblicazione a breve (Misura 313/4), in scadenza il prossimo 15 luglio 201315 luglio 2013.
E' seguita la relazione di Laura Mosca, referente della cooperazione per il GAL Delta Po, che ha presentato l'azione dei GAL nella valorizzazione e riqualificazione degli itinerari di turismo rurale, attuata attraverso un progetto a gestione diretta Gal e un progetto a Regia, che stanno coinvolgendo complessivamente 13 comuni della provincia di Rovigo, e che attraverso una rete di microcircuiti, permetteranno a molte comunità locali di intercettare i flussi turistici provenienti dalle grandi città d'arte limitrofe, valorizzando le produzioni agroalimentari locali e lo straordinario patrimonio architettonico rurale.
A questi progetti, se ne sono integrati altri, come il Contratto di Fiume finalizzato alla riqualificazione e promozione del paesaggio fluviale, e la partecipazione al Programma MAB dell'UNESCO per la candidatura dell'area interregionale del Delta del Po a Riserva di Biosfera.
Ha fatto seguito la relazione di Angela Nazzaruolo Direttore del GAL Delta 2000, operante nei territori delle province di Ferrara e Ravenna,  e partner di progetto con il GAL Adige nel TUR RIVER, che ha messo in evidenza il metodo partecipato utilizzato dal GAL romagnolo per raggiungere la migliore condivisione con gli operatori del territorio sulle progettualità GAL, e successivamente la presentazione di due cases-history di successo nel campo del cicloturismo e dell'ospitalità agrituristica.
La prima con Antonio Fasolato di Girolibero, tour operator vicentino italiano specializzato nella vacanza in bicicletta in Italia e all'estero, ha evidenziato il percorso di sviluppo aziendale seguito negli ultimi 10 anni, che non poteva non seguire l'evoluzione di una domanda sempre più in crescita, come quella della vacanza all'aria aperta e del turismo lento come il cicloturismo.
La seconda esperienza di successo, è stata quella di Gabriele Corti dell'azienda agrituristica Cascina Caremma, alle porte di Milano, nel Parco del fiume Ticino.
Un'esperienza, quest'ultima che ha destato molto interesse tra i numerosi operatori locali intervenuti, perché ricca di una storia aziendale antica legata alla tradizione familiare e al fiume Ticino, nella quale molti operatori polesani si sono riconosciuti. Corti ha evidenziato un percorso fatto di passione, ma soprattutto di "messa in rete" fra obiettivi comuni di operatori, che nati spontaneamente attorno all'azienda, hanno cercato di fare economia e dare sviluppo al territorio.
Ed è stato proprio l'intervento di Corti che ha dato al Presidente Faccioli del GAL Adige e di Franco Norido di Veneto Agricoltura poi, l'occasione per rinnovare l'invito a tutti gli attori del territorio polesano "a fare squadra e fare rete" per un comune desiderio di riscatto e di sviluppo dell'offerta di turismo rurale in Polesine.
Lo stesso Faccioli e il Direttore dei due GAL Stefano Fracasso, hanno concluso proponendo di rinnovare anche il prossimo anno questo appuntamento di studio così ben riuscito, ma anche di proporre proprio i due GAL del Polesine quali coordinatori del tavolo di lavoro con Veneto Agricoltura e la regione Veneto sul tema del turismo rurale in Polesine.

 
 

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