Lunedì 01/02/10 00:42

Opportunità

La Direttiva sull'uso sostenibile introduce/rafforza numerosi elementi che possono rappresentare altrettante opportunità per migliorare l'impiego dei prodotti fitosanitari con benefici positivi per l'ambiente, la sicurezza dell'operatore e del consumatore.
In primo luogo la formazione degli operatori coinvolti, a tutti i livelli, comprendendo anche una figura nuova che è quella del consulente.
L'obbligo della formazione è già previsto, tuttavia la nuova normativa ne rafforza la portata, ponendo anche l'accento sul concetto di aggiornamento a tutti i livelli.
Come ulteriore importante novità di grande portata viene introdotto l'obbligo del controllo funzionale delle attrezzature, attività già in essere ma oggi limitata per lo più alle aziende aderenti alle misure agroambientali e/o prevista dai piani oprtaivi delle OP.
Il terzo elemento che vorrei sottolineare è la promozione delle strategie di difesa integrata e delle alternative non chimiche.
La Direttiva introduce anche nuovi obiettivi nella gestione dei prodotti fitosanitari nell'azienda agricola (deposito, preparazione della miscela, gestione delle rimanenze dopo l'applicazione, risciacquo delle attrezzature, smaltimento dei contenitori, etc.).
La Direttiva non affronta invece un problema la cui soluzione è però fondamentale per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari, che è quello della disponibilità di prodotti autorizzati all'impiego sulle colture minori, che risultano sempre più spesso penalizzate,
anche in conseguenza degli esiti del processo di revisione europea delle sostanze attive.
Da agronomo che opera da oltre 20 anni nel settore della difesa delle colture e della produzione integrata non posso che esprimere comunque un parere positivo su questo provvedimento molto importante, che potrebbe comportare ricadute positive sul sistema produttivo e offrire anche interessanti opportunità per il mondo tecnico e dei servizi alla produzione.