1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu di sezione
 
 

Contenuto della pagina

Forum Buone pratiche e innovazioni

Discussione: Le buone pratiche forestali

<< <
> >>
Autore Messaggio
Paolo Mori

Lunedì 08/03/10 17:06

Le buone pratiche forestali

Propongo questo argomento con lo scopo di invitare a produrre un elenco di esempi di successo di gestione delle foreste italiane. Mi piacerebbe che venissero suggeriti casi replicabili e che su di essi fosse possibile reperire dati e informazioni utili a chi desiderasse rirpoporli in altri contesti. Si sa che ogni realtà rappresenta un caso a parte, ma talvolta basta l'esempio giusto per piegare quei pochi fattori avversi a favore di un risultato utile.

A tal fine inizio io con il segnalare sinteticamente alcuni casi che conosco:

1. In Liguria il caso del Consorzio Forestale Valli Stura e Orba. Il consorzio è stato realizzato in area appenninica ligure ricca di ceduo di castagno colpito da Galaverna. Situazione difficile con boschi a redditività relativamente bassa, simile a molte altre aree presenti nell'Appennino. E' partito con poco più di 300 ettari circa 12 anni fa e oggi è cresciuto fino ad oltre 650 ettari coinvolgendo piccoli proprietari, imprese boschive, artigiani ed enti pubblici in un insieme di progetti di sviluppo che non hanno avuto altro sostegno se non quello regionale e comunitario ordinariamente presente in moltissime altre realtà con caratteriastiche forestali simili. Maggiori dettagli si trovano nel dossier dedicato a questo Consorzio dalla rivista Sherwood Foreste ed Alberi Oggi (n.141 del febbraio 2008).

2. Nell'area dei Monti del Chianti, a cavallo tra provincia di Arezzo e di Firenze opera la ditta Travaglini, una ditta famigliare che nel giro di pochi anni, partendo dall'innovazione del porpio sistema di riscaldamento, ha creato una rete di "clienti di vicinato" a cui, ogni inverno, fornisce regolarmente combustibile legnoso di qualità. In questo modo è riuscita ad abbassare i costi di riscaldamento domestico dei propri vicini e si è costruita un mercato relativamente stabile per buona parte di propri prodotti. Maggiori informazioni su questo esempoio virtuoso possono essere richieste alla UOC Foreste dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione nel settore Agricolo-forestale (ARSIA) della Toscana.

3. in Veneto il caso della ditta boschiva De Luca che ha introdotto un sistema di lavorazione della legna da ardere che riduce i rischi durante la lavorazione, permette di avere un "piazzale aziendale" meglio organizzato e consente una prodottività estremamente elevata rispetto alla lavorazione tradizionale. Il caso è stato presentato nel 2002 sul n. 63 di Sherwood Foreste ed Alberi Oggi con due articoli che sintetizzano uno studio fatto dall'Università di Padova.

Sono sicuro che oltre a questi tre esempi, documentabili, ne esistano molti altri che varrebbe la pena conoscere. Invito quindi segnalarli e ad aggiungere le informazioni utili ad ottenere la documentazione necessaria per riprodurli in contesti simili.

<< <
> >>