Le proposte di regolamento sulla PAC 2021-27 introducono un nuovo modello di attuazione, che prevede l'elaborazione da parte dello Stato membro di un Piano strategico nazionale, al cui interno prevedere gli interventi previsti in entrambe i pilastri finanziati dal FEAGA e dal FEASR. Gli interventi così programmati dovranno concorrere al raggiungimento di 9 obiettivi specifici e un obiettivo trasversale della futura PAC.
In un quadro normativo non ancora definito e consolidato, in particolare rispetto al livello nazionale o regionale della programmazione, il Mipaaf, in collaborazione con le Regioni e Province autonome - e con il supporto della Rete Rurale Nazionale - ha avviato le attività di approfondimento e di confronto indispensabili per costruire la cornice nel cui ambito definire le strategie di intervento.
Il documento descrive il percorso svolto per l'individuazione delle esigenze di intervento per la PAC 2023-2027. Vengono ripercorsi i passaggi metodologici attraverso i quali si è giunti alla definizione di un primo set di esigenze sulla base dei fabbisogni individuati dalle Autorità di Gestione nel periodo di programmazione 2014-2020, successivamente posto a confronto/conferma con le analisi SWOT definite a partire dai singoli Policy Brief per la programmazione 2023-2027. Sulla base di tale quadro, viene esposto il percorso di condivisione e scambio svolto con le AdG per la revisione del set iniziale di esigenze, che ha condotto alla lista finale contenuta integralmente nel documento, base di partenza per la definizione della strategia di intervento della programmazione PAC 2023-2027. In allegato è contenuta la ricognizione completa dei fabbisogni dei PSR 2014-2020, base di partenza per l'identificazione del set di esigenze finali.
In preparazione del Tavolo di Partenariato per la costruzione del Piano Strategico Nazionale (PSN) della futura Politica Agricola Comune (PAC), svoltosi il 19 aprile 2021, è stato condiviso con le parti istituzionali, economiche e sociali il documento "Verso la Strategia Nazionale per un sistema agricolo, alimentare e forestale sostenibile e inclusivo". Si tratta del documento che sancisce l'apertura di un percorso, che sarà animato grazie ai lavori del Tavolo di Partenariato e alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, indirizzato ad una strategia per il sistema agricolo, alimentare e forestale nel suo complesso. Il documento è stato redatto dalla Rete Rurale Nazionale e individua sei ambiti tematici prioritari:
Come affermato nelle premesse del documento, la "Strategia nazionale dovrà rappresentare [...] la cornice programmatoria a cui fare riferimento per utilizzare in forma integrata e complementare tutte le risorse finanziarie disponibili (PAC, PNRR, Politica di coesione, Fondo sviluppo e coesione, altre politiche nazionali e regionali), individuando di volta in volta gli strumenti più idonei per massimizzare l'efficienza e l'efficacia dell'azione pubblica per agire su un quadro, così importante e complesso."
Il 18 dicembre 2020, la Commissione europea ha pubblicato delle raccomandazioni relative ai Piani Strategici della PAC per il periodo 2023-2027, in relazione alle specifiche caratteristiche produttive, economiche, ambientali e sociali di ogni Stato membro. In linea generale, le raccomandazioni prendono in considerazione le finalità economiche, ambientali e sociali della futura PAC, nonché gli aspetti trasversali legati alla conoscenza, all'innovazione e alla digitalizzazione, declinando con suggerimenti, talvolta operativi, le ambizioni e gli obiettivi delle strategie Green Deal, Farm to Fork e Biodiversità per il 2030. Pur non essendo vincolanti per gli Stati membri, esse forniscono indirizzi e orientamenti per la predisposizione del Piano Strategico Nazionale della PAC (PSN) e dovrebbero aiutare il singolo Paese a individuare le aree chiave su cui porre maggiore attenzione.
Il documento propone il percorso metodologico per garantire la condivisione delle attività tra Mipaaf e Amministrazioni regionali/provinciali. Questo percorso è finalizzato all'individuazione di temi specifici e all'approfondimento di aspetti utili alla redazione di una strategia nazionale, che tenga adeguatamente conto delle istanze settoriali e territoriali.
Il documento ha la funzione di supporto nella preparazione dei percorsi di analisi che si stanno svolgendo a livello territoriale, fornendo un quadro comune per la restituzione del lavoro svolto.
La definizione delle strategie di intervento richiede l'analisi preliminare del contesto di intervento, un'analisi SWOT in cui sintetizzare i punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce, e l'individuazione dei principali fabbisogni, su cui si ritiene la PAC possa intervenire.
La prima fase dei lavori ha portato alla stesura e condivisione di 11 Policy Brief, al cui interno è stata sviluppata l'analisi dello stato attuale dell'agricoltura italiana e delle aree rurali. I documenti, articolati sugli obiettivi della futura PAC, rappresentano la base di lavoro per l'individuazione delle analisi SWOT.
I policy brief sono stati elaborati tenendo conto del contenuto informativo degli indicatori di contesto (si veda il Performance Monitoring and Evaluation Framework della PAC), opportunamente arricchiti con altri indicatori ed analisi al fine di descrivere in modo più puntuale aspetti salienti e caratterizzanti a livello nazionale, regionale e territoriale.
Questo documento vuole offrire, partendo dagli 11 Policy Brief, una visione complessiva del set di indicatori previsti dal Performance Monitoring and Evaluation Framework (PMEF) della PAC, che rappresenta l'archè per la corretta impostazione del Piano strategico nazionale della PAC post-2020.
Maggio 2020
Con questo lavoro, la Rete Rurale Nazionale intende richiamare l'attenzione su alcuni aspetti del ruolo svolto dagli strumenti finanziari nella politica di sviluppo rurale.
Dicembre 2020
Le SWOT riassumono i principali punti di Forza, Debolezza, Opportunità e Minaccia emersi da una lettura strettamente tecnica delle analisi effettuate nei Policy brief. Si tratta, ovviamente, delle prime versioni che potranno essere utilizzate nel confronto con il partenariato sia a livello nazionale che regionale. Da tale confronto potranno essere integrate e rappresentare il punto di partenza per la definizione dei fabbisogni di intervento.
La Comunicazione sull'European Green Deal è stata occasione di una prima riflessione sul contributo che il settore agricolo, agro-alimentare, forestale e della pesca potranno dare al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi definiti dalla Commissione europea.
Al settore si devono, infatti, non solo fondamentali funzioni produttive per il sistema economico, ma anche di tutela e protezione del territorio, di salvaguardia e tutela del patrimonio naturale e della biodiversità e ha un ruolo chiave nel garantire la coesione territoriale, sociale ed economica.
Il "non paper" elaborato dalla Rete Rurale Nazionale può rappresentare un punto di partenza anche per comprendere il potenziale contributo della futura PAC agli obiettivi del Green Deal.