Analisi SWOT - L'analisi SWOT consiste in una descrizione generale ed esauriente della situazione attuale dell'area interessata dal piano strategico della PAC con riferimento ad indicatori di contesto ed altre informazioni quantitative e qualitative quali studi, relazioni di valutazioni passate, analisi settoriali e insegnamenti tratti da precedenti esperienze. La descrizione, come riporta l'acronimo stesso, evidenzia in particolare i punti di forza, le carenze, le opportunità e le minacce.
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, 1.6.2018 COM(2018) 392 final
Annual performance report - Entro il 15 febbraio 2023 ed entro il 15 febbraio di ogni anno successivo fino al 2030 compreso, gli Stati membri presentano alla Commissione relazioni annuali sull'efficacia dell'attuazione del piano strategico della PAC nel corso del precedente esercizio finanziario. Le relazioni espongono le principali informazioni qualitative e quantitative relative all'attuazione del piano strategico della PAC con riferimento ai dati finanziari, agli indicatori di output e di risultato. Esse recano altresì informazioni sugli output conseguiti, sulla spesa effettuata, sui risultati realizzati e sulla distanza dai rispettivi target finali.
I dati trasmessi si riferiscono ai valori raggiunti per gli indicatori relativi a interventi attuati in toto e in parte. Essi indicano altresì una sintesi dello stato di attuazione del piano strategico della PAC realizzato nel corso del precedente anno finanziario, eventuali problematiche che incidono sull'efficacia dell'attuazione del piano strategico della PAC, in particolare per quanto riguarda le deviazioni dagli obiettivi intermedi, illustrando le ragioni e, se del caso, le misure adottate.
Sinonimi: Relazione annuale sull'efficacia dell'attuazione
Autrice: Valentina Carta
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, 1.6.2018 COM(2018) 392 final
Annual performance review - Come elemento chiave del costante monitoraggio e indirizzamento dell'attuazione delle politiche, la Commissione elabora un riesame e una verifica annuale dell'efficacia dell'attuazione sulla base delle informazioni trasmesse nell'annual performance report.
Sinonimi: Esame annuale dell'efficacia dell'attuazione, riesame annuale dell'efficacia dell'attuazione
Autrice: Valentina Carta
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, 1.6.2018 COM(2018) 392 final
Approccio result-driven based - La Commissione propone un cambiamento radicale del modo in cui è fornito il sostegno all'agricoltura, passando da un approccio basato sulla conformità dei beneficiari a regole dettagliate (compliance) ad un approccio orientato ai risultati di ciascuno Stato membro (result- driven based). A tal fine si afferma di voler rafforzare la sussidiarietà attraverso un ribilanciamento delle responsabilità nella gestione della Pac tra UE e Stati membri.
Autrice: Valentina Carta
Fonte: Maria Rosaria Pupo D'Andrea (2019), Finestra sulla PAC n. 33, Agriregionieuropa
Autorità di certificazione - L'autorità di certificazione ha il compito di garantire la correttezza e la probità dello stato delle spese e delle richieste di pagamento, prima che vengano inviate alla Commissione europea. La gestione del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e del Fondo di coesione è condivisa con i paesi membri, le regioni e gli altri organismi intermedi. Uno o più dei suddetti gruppi nominano un'autorità di certificazione per ciascun programma operativo cofinanziato attraverso questi fondi.
Tra i compiti specifici delle autorità di certificazione rientrano quelli di:
Autorità di gestione - Secondo quanto previsto dalla politica di coesione dell'UE per il 2014-2020, un'autorità di gestione è responsabile dell'amministrazione efficace e dell'attuazione dei programmi operativi.
Il ruolo dell'autorità di gestione può essere svolto da un ministero nazionale, un'autorità regionale, un consiglio locale o qualsiasi altro ente pubblico o privato designato e approvato da uno Stato membro. Le autorità di gestione devono svolgere il proprio lavoro in conformità ai principi di una sana gestione finanziaria.
L'autorità di gestione è tenuta a inviare alla Commissione un rapporto annuale di esecuzione per ciascun programma operativo entro il 31 maggio di ogni anno. Tra le altre mansioni che le autorità di gestione sono chiamate ad adempiere, vi sono:
Comitato di sorveglianza - Istituito dallo Stato membro allo scopo di sorvegliare sull'attuazione del programma di sviluppo rurale e valutare i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi, il comitato di sorveglianza deve riunirsi almeno una volta all'anno, ed esaminare tutti gli aspetti che incidono sui risultati, comprese le conclusioni delle verifiche di efficacia dell'attuazione. Qualora lo ritenesse opportuno il comitato di sorveglianza può esprimere un parere sulle eventuali modifiche proposte dall'autorità di gestione e formulare osservazioni in merito gli oneri amministrativi a carico dei beneficiari.
Fonte: Commissione europea, Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio
Dati primari - Nell'ambito di una valutazione i dati primari sono quelli raccolti "ad hoc" direttamente dal valutatore per la raccolta di informazioni qualitative e quantitative attraverso indagini, interviste, confronti su campioni rappresentativi. Il reperimento di dati primari viene effettuato quando si vuole integrare la base informativa già esistente.
Fonte: Commissione europea (2015), Manuale tecnico sul quadro di monitoraggio e valutazione della politica agricola comune 2014 - 2020
Dati secondari - Nel contesto di valutazione per dati secondari si intende l'insieme di informazioni pre- esistenti come statistiche, dati di monitoraggio o di valutazioni precedenti, documentazioni tecnico amministrative, banche dati ed altre fonti ufficiali.
Fonte: Commissione europea (2015), Manuale tecnico sul quadro di monitoraggio e valutazione della politica agricola comune 2014 - 2020
Efficacia - La misura in cui gli obiettivi perseguiti da un intervento vengono raggiunti. Un indicatore di efficacia viene calcolato sulla base di un indicatore di prodotto, risultato o impatto rispetto a un obiettivo quantificato.
Fonte: Commissione europea (2015), Manuale tecnico sul quadro di monitoraggio e valutazione della politica agricola comune 2014 - 2020
Efficienza - Il miglior rapporto tra i mezzi impiegati e i risultati conseguiti nel perseguimento di un determinato obiettivo attraverso un intervento. L'efficienza riguarda la possibilità di ottenere maggiori effetti con lo stesso bilancio o gli stessi effetti a un costo inferiore. Un indicatore di efficienza viene calcolato dividendo le entrate di bilancio mobilitate per la quantità degli effetti ottenuti.
Fonte: Commissione europea (2015), Manuale tecnico sul quadro di monitoraggio e valutazione della politica agricola comune 2014 - 2020
Health check - La politica agricola comune era stata sottoposta a una profonda riforma nel 2003, ma col passare del tempo erano emerse altre problematiche che occorreva affrontare, come la semplificazione della gestione dei pagamenti diretti, la necessità di aiutare gli agricoltori a ridurre le emissioni di carbonio e ad adattare l'attività agricola ai cambiamenti climatici e di aiutare le aziende agricole a orientare maggiormente le scelte di produzione in funzione dei segnali del mercato. La Commissione pubblicò una comunicazione su questi temi nel novembre 2007, a cui fece seguito un periodo di consultazione del pubblico di sei mesi. Nel maggio 2008 la Commissione trasmise al Consiglio le proposte legislative che furono esaminate e modificate. Nel gennaio 2009 furono quindi pubblicati tre regolamenti del Consiglio, entrati in vigore il mese successivo. I risultati degli aggiustamenti contenuti in questi tre regolamenti sono noti sotto il nome di "Health check" della politica agricola comune. Tra le altre modifiche, la riforma ha abolito il regime di ritiro dei seminativi dalla produzione, ha aumentato gradualmente le quote latte in vista della loro definitiva abolizione nel 2015 e ha trasformato l'intervento sul mercato in una "rete di sicurezza" del mercato. È stata anche aumentata la "modulazione", cioè la riduzione dei pagamenti diretti agli agricoltori e il trasferimento del denaro corrispondente al Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale. Tutte queste modifiche hanno permesso agli agricoltori di rispondere meglio alle nuove sfide come i cambiamenti climatici, la necessità di una migliore gestione delle risorse idriche, la protezione della biodiversità e la produzione di energia verde.
Fonte: Commissione europea, Glossario della politica agricola comune
Impatto - Nel processo di una valutazione d'impatto, il termine impatto indica tutti i cambiamenti che prevedibilmente avranno luogo grazie all'attuazione e applicazione di un determinato intervento/ opzione politica. Tali impatti possono verificarsi a scadenze temporali differenti, interessare differenti attori e dimostrarsi rilevanti su scala differente (locale, regionale, nazionale e UE). Nel contesto di una valutazione, l'impatto si riferisce ai cambiamenti connessi a un particolare intervento, che si producono nel più lungo periodo.
Fonte: Commissione europea (2015), Manuale tecnico sul quadro di monitoraggio e valutazione della politica agricola comune 2014 - 2020
Indicatori di contesto - La PAC 2014-2020 definisce gli indicatori di contesto per riflettere lo stato della situazione sociale, economica ed ambientale del territorio in cui attuare gli interventi dei programmi di sviluppo rurale in Europa.
Fonte: Rete Rurale Nazionale, La banca dati degli indicatori di contesto
Indicatori di impatto - Nell'ambito dei programmi comunitari per poter sorvegliare l'attuazione di un programma e giudicarne l'efficacia rispetto agli obiettivi fissati si utilizza un insieme di indicatori, tra questi vi sono gli indicatori di impatto i cui risultati possono essere espressi in termini di impatti sul conseguimento degli obiettivi del programma e costituiscono le basi principali per valutare la riuscita o meno dell'intervento attraverso statistiche o proxy che segnalano il grado di raggiungimento degli obiettivi finali.
Fonte: Agriregionieuropa
Indicatori di output - Il conseguimento degli obiettivi è valutato sulla base di una serie comune di indicatori tra cui gli indicatori di output che hanno il ruolo di collegare ogni anno la spesa all'efficace attuazione della politica e misurare gli output realizzati dagli interventi sostenuti. Esempi di indicatori di output sono il numero di beneficiari del sostegno diretto disaccoppiato, il numero di ettari per il sostegno diretto disaccoppiato, numero di capi che beneficiano del sostegno accoppiato.
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, 1.6.2018 COM(2018) 392 final;
Allegato 1 della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
Indicatori di risultato - Il conseguimento degli obiettivi e la valutazione dei progressi compiuti al fine di un riesame annuale dell'efficacia dell'attuazione vengono misurati sulla base degli indicatori di risultato utilizzati per la definizione dei target intermedi e finali quantificati in relazione agli obiettivi specifici dei piani strategici della PAC. Esempi di indicatori di risultato sono la percentuale di agricoltori che dispongono di strumenti di gestione del rischio della PAC, la percentuale di terreni agricoli soggetti all'impegno di migliorare l'adattamento ai cambiamenti climatici, gli investimenti nella capacità di produzione di energia rinnovabile.
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, 1.6.2018 COM(2018) 392 final;
Allegato 1 della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Intervento - Strumento di sostegno con una serie di condizioni di ammissibilità specificate dagli Stati membri nei piani strategici della PAC in base a un tipo di intervento previsto dal presente regolamento.
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, 1.6.2018 COM(2018) 392 final
Milestone - In sede in monitoraggio e valutazione per poter compiere una analisi quantitativa dell'attuazione dei Programmi di Sviluppo Rurale si deve verificare il raggiungimento di obiettivi intermedi e finali, di natura fisica o finanziaria, preventivamente stabiliti. Tali "traguardi" prendono il nome di milestone.
Fonte: Rete Rurale Nazionale, Attuazione finanziaria e target
Monitoraggio - I Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) devono essere spesi efficacemente e conformemente agli scopi definiti. Pertanto, le leggi comunitarie prevedono procedure di monitoraggio e valutazione di ampio respiro al fine di verificare che i programmi operativi, che usufruiscono dei fondi SIE, funzionino adeguatamente e producano risultati valutabili secondo criteri concordati.
La Commissione ha creato un sistema di monitoraggio che si avvale di meccanismi di certificazione, controllo e correzione molto rigidi. Gli Stati membri sono tenuti a svolgere controlli e audit sui progetti che hanno ricevuto finanziamenti e la Commissione ha facoltà di eseguire controlli in loco.
Le norme in materia di gestione finanziaria dei Fondi SIE obbligano gli Stati membri a verificare l'attuazione dei programmi operativi servendosi di un ente di certificazione, un organo di controllo e di una commissione di monitoraggio.
Fonte: Commissione europea, Glossario
Performance framework - Il Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio pone le basi normative del performance framework. La Commissione, in collaborazione con gli Stati Membri, dovrebbe effettuare una verifica dell'efficacia dell'attuazione sulla base di un apposito quadro di riferimento (performance framework), quest'ultimo definito in modo da monitorare i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi e dei target stabiliti per ciascuna priorità nel corso del periodo di programmazione 2014-2020.
Fonte: Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio
Piano di valutazione - Il piano di valutazione è uno degli elementi del sistema comune di monitoraggio e valutazione attraverso cui le autorità di gestione pianificano le attività di valutazione durante il periodo di programmazione. Il piano di valutazione deve contenere una sezione dedicata agli obiettivi e allo scopo del piano, una dedicata alla governance e al coordinamento in cui si identificano i principali organismi coinvolti e le loro responsabilità, una parte rivolta attività di valutazione previste, i temi e il lavoro da svolgere, una sezione del sistema di conservazione e trattamento dati, il calendario delle tappe, la descrizione del modo attraverso cui le informazioni verranno rese note ai destinatari interessati ed infine una descrizione delle risorse necessarie e previste ai fini dell'attuazione del piano di valutazione.
Fonte: Regolamento di esecuzione (UE) N. 808/2014 della Commissione del 17 luglio 2014 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
Rapporti annuali di attuazione (RAA) - Ai sensi dell'art. 50 del Regolamento UE n. 1303/2013, a partire dal 2016 fino al 2023 compreso, ogni Stato membro trasmette alla Commissione Europea una relazione di attuazione annuale del programma entro il termine stabilito dalle norme specifiche a ciascun fondo. Per quanto riguarda specificamente il FEASR, l'articolo 75 del Regolamento UE n. 1305/2013 stabilisce che, entro il 30 giugno di ogni anno, a partire dal 2015, l'Autorità di Gestione deve presentare alla Commissione europea una Relazione annuale sullo stato di attuazione del Programma. La Relazione annuale è esaminata e approvata dal Comitato di Sorveglianza prima della trasmissione alla Commissione. La relazione contiene informazioni chiave sull'attuazione del programma e sulle sue priorità con riferimento ai dati finanziari, agli indicatori comuni e specifici per programma e ai valori obiettivo quantificati, compresi i cambiamenti nei valori degli indicatori di risultato se del caso, nonché ai target intermedi definiti nel quadro di riferimento dell'efficacia dell'attuazione.
Sinonimi: Rapporti annuali di esecuzione
Autrice: Michela Ascani
Fonti: Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
Regolamento (UE) N. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio
Rete di informazione contabile agricola (RICA) - La rete di informazione contabile agricola fornisce dati sulla situazione finanziaria ed economica dei vari tipi di agricoltura negli Stati membri dell'Unione europea. Ogni anno viene selezionato un campione di aziende, rappresentativo delle aziende agricole professionali, che fornisce dati sui costi di produzione, sui ricavi delle vendite dei prodotti e su altri aspetti connessi alla loro attività. I dati permettono all'Unione europea di seguire l'andamento della situazione dei redditi degli agricoltori e di analizzare gli effetti della politica agricola comune.
Fonte: Commissione europea, Glossario della politica agricola comune
Servizi di consulenza aziendale - Gli Stati membri hanno il compito di istituire dei servizi di consulenza aziendale al fine di aiutare gli agricoltori e gli altri beneficiari del sostegno della PAC a migliorare le loro prestazioni economiche e ambientali approfondendo il nesso esistente tra le pratiche agricole, la gestione delle aziende, le norme riguardanti l'ambiente, la sicurezza alimentare, la salute delle piante e il benessere degli animali. L'adesione al sistema di consulenza aziendale è facoltativa e aperta a tutti i beneficiari, ferma restando la possibilità per gli Stati membri di stabilire criteri di priorità. Data la natura del sistema, per garantirne l'efficacia è opportuno che i consulenti (organismi pubblici designati e/o organismi privati selezionati) siano in possesso di adeguate qualifiche e ricevano regolarmente un'adeguata formazione.
Fonte: Regolamento (UE) N. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008
Valori target finali - Nei piani strategici della PAC gli Stati membri definiranno i target finali per ciò che intendono conseguire al termine del periodo di programmazione in relazione agli indicatori di risultato compresi in un obiettivo specifico.
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
Valori target intermedi - Target intermedi da conseguire entro una data scadenza temporale del piano strategico della PAC in relazione agli indicatori compresi in un obiettivo specifico. Quando il valore segnalato di uno o più indicatori di risultato rivela un divario superiore al 25% rispetto al corrispondente target intermedio per l'anno di riferimento, la Commissione può chiedere allo Stato membro di presentare un piano d'azione che descriva le misure correttive pianificate e le tempistiche previste.
Fonte: Commissione europea, Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
Valutazione - La valutazione implica un giudizio sistematico ed oggettivo sulla formulazione, realizzazione e sugli esiti degli interventi considerando, rispetto al raggiungimento degli obiettivi, efficacia, efficienza, sostenibilità e impatto.
Fonte: Agriregionieuropa
Valutazione ex ante - La valutazione ex ante forma parte integrante dell'iter di elaborazione di ogni programma di sviluppo rurale o piano strategico della PAC ed è intesa a ottimizzare la ripartizione delle risorse finanziarie e a migliorare la qualità della programmazione. Essa identifica e valuta i fabbisogni a medio e lungo termine, le mete da raggiungere, i risultati da ottenere, gli obiettivi quantificati, segnatamente in termini di impatto rispetto alla situazione di partenza, il valore aggiunto comunitario, la misura in cui si è tenuto conto delle priorità comunitarie, le lezioni del passato e la qualità delle procedure di attuazione, sorveglianza, valutazione e gestione finanziaria.
Fonte: Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
Valutazione ex post - La valutazione ex post è effettuata dalla Commissione o dagli Stati membri allo scopo di sintetizzare e valutare un intervento già portato a termine prendendo in esame l'efficacia e l'efficienza con cui i fondi sono stati utilizzati e il loro contributo al raggiungimento degli obiettivi della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Affinché gli impatti abbiano tempo di concretarsi, le valutazioni ex post devono essere effettuate qualche tempo dopo l'attuazione.
Fonte: Regolamento (UE) N. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio
Valutazione in itinere - Di ciascun programma di sviluppo rurale gli Stati membri stabiliscono un sistema di valutazione annuale in itinere che servirà per esaminare l'andamento del programma rispetto agli obiettivi prefissati ed eventualmente modificarlo valutando le diverse proposte e facendo riferimento agli indicatori di risultato e di impatto.
Fonte: Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)