L'impresa multifunzionale per la tutela del paesaggio
"...Chi beve un bicchiere del mio vino deve sapere che contribuisce a mantenere una comunità ed il suo territorio..."
In Liguria, forse più che in altre regioni, la co-evoluzione tra agricoltura e paesaggio ha assunto particolari connotazioni non solo dal punto di vista produttivo, ma anche storico- ambientale. Questa caratteristica fondamentale del territorio ligure ha guidato le scelte che hanno portato alla formulazione del PSR, dove la necessità di una integrazione tra attività produttive, agricoltura e tutela e valorizzazione dell'ambiente, costituisce il principio cardine su cui l'intero Programma si è sviluppato.
I versanti della Val Roya (IM), dove sotto gli oliveti ormai divorati dalla boscaglia si nota ancora la fitta trama di muretti a secco che ne seguono le curve di livello, sono la storica testimonianza dell'opera di presidio svolta dalle attività agricole fino ad un passato assai prossimo. Eppure, anche qui, ci sono imprenditori che non si rassegnano al degrado ma si adoperano per contrastarlo. I membri della famiglia Masala, titolari dell'azienda agricola "'A Trincea", appartengono a questa categoria. Ad Airole, paesino di 458 abitanti abbarbicato sulla sinistra orografica della Valle, Dino Masala, è riuscito a mettere a frutto le opportunità offerte dal PSR realizzando una serie di azioni che hanno reso la sua azienda un esempio di come la sintesi tra presidio del paesaggio ed attività produttiva possa costituire un'opportunità non solo per l'imprenditore ma per tutto il territorio.
L'azienda agricola è stata costruita nel 2000, negli anni la superficie aziendale è andata ingrandendosi man mano che la proprietà acquisiva e recuperava nuovi terreni. Attualmente l'azienda conta su circa 34 ha: 14 a vigneto (per circa 50.000 vite) e 20 ad olivo. Si tratta di dimensioni notevoli per la Liguria. L'azienda è dotata di una cantina e di un locale per la vendita diretta del vino.
Le scelte imprenditoriali dell'azienda non si limitano a massimizzare il profitto, ma valorizzano l'agricoltura come componente fondamentale del paesaggio sia in senso ambientale che economico-sociale. Questo particolare approccio ha portato Dino Masala a ristrutturare, o ricostruire ex-novo, 80.000 mq di muretti, che si sviluppano linearmente per circa 20 km.
I terreni così recuperati ospitano varietà locali di vite, coltivate senza ricorrere a prodotti di sintesi e senza meccanizzazione, del resto impossibile in luoghi così impervi. La vite cresce su poco suolo, in modo che le radici si sviluppino in profondità e che, quindi, richiedano poca acqua. Ha chiamato il suo vino "roccese", l'antico nome con cui si identificava il vino ligure in genere, quasi a voler sottolineare la caparbietà con la quale le viti si ostinavano a crescere (e fruttificare) su substrati così poveri. L'uvaggio è costituito dai frutti di viti autoctone, tra cui anche il vitigno DOP "Rossese Riviera dei Fiori", ma il sig. Masala non ha intenzione di produrre un vino certificato, perché preferisce che la qualità del suo prodotto venga decretata dai consumatori stessi, senza intermediazioni.
Grazie ad un bando del GAL "Riviera dei fiori" (Misura 413.312) l'azienda ha partecipato al bando per la ristrutturazione di un tratto del sentiero che collega la Val Roja con la Val Nervia, di cui l'agriturismo aziendale è posto tappa. Il progetto è stato approvato e l'azienda è in attesa del finanziamento (bloccato a causa di problemi burocratici).
Il titolare ha capito che, nell'entroterra, il successo economico di un'impresa agricola dipende in buona parte dal suo rapporto con il territorio. Ha quindi elaborato una strategia imprenditoriale che fa della multifunzionalità e della diversificazione i punti centrali dello sviluppo: il prodotto, frutto di una ricerca storica ed agronomica che lo caratterizza dal punto di vista territoriale, viene valorizzato attraverso una filiera corta (vendita diretta ed accordi con la ristorazione locale), conseguentemente, l'acquirente del vino prodotto dall'aziende è reso partecipe della gestione del territorio.
Il PSR si è rivelato uno strumento idoneo per assecondare le idee di Dino Masala, non solo perché ha reso possibile l'ingente mole di investimenti, ma ha anche permesso, attraverso il Gruppo di Azione Locale "Riviera dei fiori" di creare sinergie positive con i comuni della Val Roja e della Val Nervia, valorizzando l'azienda come posto tappa della rete escursionistica che collega le due vallate.
Misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole
- contributo concesso € 120.698
Misura 211 "Indennità per svantaggi naturali a favore di agricoltori delle zone montane
- contributo concesso € 3.179
Misura 214 "Pagamenti agro-ambientali - agricoltura integrata
- contributo concesso € 6.441
Fonte: Intervista / Regione Liguria
A cura di Alberto Sturla
Dati aggiornati a maggio 2013
L'azienda agrituristica "A Trincea" è nata nel 2000 ad Airole, in provincia di Imperia.
La caparbietà dei titolari ha permesso di recuperare, con un'opera di sistemazione più unica che rara, 34 ettari di terreno abbandonato ormai da lungo tempo.
Vite ed olivo, le principali produzioni aziendali, sono coltivate secondo i principi dell'agricoltura integrata e ponendo molta attenzione all'ecologia delle uve, tutte locali.
L'azienda trasforma l'uva nella propria cantina ed immette il prodotto finito nel mercato locale attraverso la ristorazione e la vendita diretta.
La notevole mole di investimenti affrontata dai titolari non sarebbe stata possibile senza un adeguato sostegno economico. In particolare, attraverso il programma di sviluppo rurale 2007 - 2013 l'azienda ha potuto costruire una parte dei muretti a secco ed acquistare le attrezzature per la trasformazione delle olive.