Territorio, un valore da trasmettere in eredità
"...la nostra forza è l'impresa di famiglia: ciascuno fa del suo meglio per offrire il meglio!..."
Il Comune di Pievebovigliana, in provincia di Macerata, si trova lungo la dorsale appenninica, inserita in un paesaggio di media ed alta collina, caratterizzato da torrenti, laghi e vallate. Una parte del territorio comunale è compreso all'interno del Parco Nazionale dei Sibillini. L'origine di Pievebovigliana è antica; sono stati ritrovati molti reperti risalenti al neolitico e all'età del ferro ora conservati nel parco archeologico "Urbs Salvia" nel vicino comune di Urbisaglia.
L'azienda Aureli è nata nel 1960 quando Mario Aureli ha acquistato l'abitazione e 10 ha di terreno. Nel 1973 è subentrato il figlio Maccario, che nel corso degli anni ha trasformato l'azienda. Attraverso finanziamenti regionali e partecipando al PSR Marche, ha diversificato le attività (introduzione dell'allevamento ovino, apertura dell'agriturismo e dell'agrinido), innovato l'azienda (ammodernamento delle strutture per l'allevamento) e certificato le produzioni cerealicole e foraggere al regime biologico.
L'azienda è a stretta gestione familiare: vi lavorano il titolare Maccario che, con l'aiuto del figlio Mario e di 2 operai, si occupa dell'azienda agricola e del laboratorio di lavorazione delle carni, la mamma Silvana che, insieme alla figlia Tiziana e con l'aiuto di 2 impiegati, gestisce l'agriturismo e la figlia Barbara che si dedica all'agrinido.
L'azienda biologica, ad orientamento zootenico, si sviluppa su una superficie di 100 ha di cui 60 in affitto. Sono presenti coltivazioni cerealicole e foraggere, circa 28 ha, impiegate soprattutto nell'alimentazione degli animali, un frutteto ed un orto per il fabbisogno familiare e dell'attività ricettiva. Vengono allevati circa 100 capi bovini di razza Marchigiana IGP (Vitellone bianco dell'Appennino Centrale) e 200 ovini di razza Fabrianese, entrambi iscritti nel libro geneaologico, 5 maiali e animali di bassa corte (galline, faraone, germani, oche, anatre, tacchini, piccioni e conigli).
L'azienda ha realizzato la filiera corta. Le lavorazioni della carne avvengono nel laboratorio di trasformazione; i prodotti sono venduti nel punto vendita aziendale, conferiti a macellerie, tramite il Consorzio di allevatori BovinMarche, e agli agriturismi della zona.
Completano la struttura aziendale, l'agriturismo (il primo nato a Pievebovigliana), vincitore nel 2007 del Premio Ospitalità Italiana rilasciato dall'ISNART e nel 2008 del Marchio d'oro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini per l'attività agrituristica, che rappresenta la più importante fonte di reddito per la famiglia, e l'agrinido per bambini da 1 a 3 anni. In azienda, inoltre, vengono organizzati percorsi di Fattoria didattica.
Multifunzionalità, coesione familiare, forte legame con il territorio, diversificazione delle produzioni e delle attività, regime biologico e filiera corta, sono gli aspetti che maggiormente distinguono l'azienda Aureli.
L'azienda è multifunzionale e adotta pratiche sostenibili. Per tutte le attività è fondamentale l'apporto dei familiari. Nel momento in cui il padre Mario è andato in pensione, il gruppo familiare ha deciso di proseguire con l'attività agricola, diversificando e innovando.
Fino agli anni '70 l'azienda era attiva anche se differentemente dimensionata: contava 3-4 capi bovini e nel corso del tempo l'allevamento degli animali è aumentato fino ad arrivare a circa 300 capi che comprendono bovini ed ovini di razze autoctone marchigiane. La scelta del regime bio, adottato da circa 20 anni, per le produzioni agricole è un altro dei punti di forza a favore della qualità delle produzioni.
I cambiamenti aziendali verso la multifunzionalità sono stati favoriti dai contributi degli ultimi due cicli di programmazione del PSR Marche (2000/2006 e 2007/2013), che hanno consentito di diversificare le attività e ammodernare le strutture dedicate all'allevamento. Nel 2002 è stato avviato l'agriturismo, nel 2006 è stato inaugurato un percorso fluviale di circa 1,6 Km con aree pic-nic e gioco, e nel 2011 è partito l'Agrinido, finanziato con i fondi della Regione Marche per la "Sperimentazione del Modello di Agrinido di Qualità", che mira a fornire un servizio essenziale per le famiglie che vivono in area rurale, e si propone di far conoscere e avvicinare i più piccoli al mondo della campagna. Il modello Agrinido, approvato con Delibera della Giunta Regionale (DGR 722/2011), è nato dalla partnership tra la Regione Marche e il Comune di Chiaravalle, fondatore-promotore della Fondazione Chiaravalle-Montessori, e rappresenta una delle prime esperienze in Italia.
La trasformazione dei prodotti viene realizzata nel laboratorio aziendale e la commercializzazione avviene tramite vendita diretta.
Misura 121 - Ammodernamento delle aziende agricole
Investimento ammesso: € 47.906
Contributo concesso € 22.975
Fonte: Intervista / Regione Marche
A cura di Federica Gregori
Dati aggiornati a settembre 2013
Situata a Pievebovigliana, in provincia di Macerata, all'interno del Parco Nazionale dei Sibillini, l'azienda biologica si sviluppa su una superficie di 100 ha di cui 60 in affitto, condotti a livello familiare. Con i contributi ricevuti durante gli ultimi due cicli di programmazione per lo Sviluppo Rurale, (2000/2006 e 2007/2013) l'azienda ha diversificato le attività e innovato l'azienda.
Lavorano in azienda il titolare Maccario che, con l'aiuto del figlio Mario e di 2 operai, si occupa dell'azienda agricola e del laboratorio di lavorazione delle carni, la mamma Silvana che, insieme alla figlia Tiziana e con l'aiuto di 2 impiegati, gestisce l'agriturismo e la figlia Barbara che si dedica all'agrinido. Sono presenti colture cerealicole e foraggere certificate Bio impiegate prevalentemente nell'alimentazione degli animali. Vengono allevati soprattutto bovini di razza Marchigiana IGP (Vitellone bianco dell'Appennino Centrale) e ovini di razza Fabrianese, entrambi iscritti al libro genealogico. Le produzioni di carne vengono lavorate nel laboratorio aziendale e sono vendute tramite la vendita diretta. Completano l'offerta aziendale un agriturismo, principale fonte di reddito dell'azienda, e un agrinido realizzato grazie ai fondi della Regione Marche.
Con i fondi del PSR Marche 2007/2013, misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole", sono stati realizzati interventi strutturali a completamento della stalla.